Il Caffè Quotidiano Quotidiano online completamente freepress
di Federico Baglioni
L’idea vincente è quella di approcciare un argomento scientifico complesso attraverso un gioco. Si chiama Vita Da Lupi ed è un curioso gioco da tavolo che è stato presentato al Festival del Gioco di Modena all’inizio di aprile.
Non è la prima volta che la scienza entra a contatto diretto con i giochi. Un esempio abbastanza “illustre” per i patiti del genere è Pandemia, che come raccontato sulle pagine di OggiScienza.it, è un gioco in cui bisogna cercare la cura per 4 malattie contagiose e al tempo stesso contenere la loro diffusione prima che sia troppo tardi.
Ecco quindi che quest’anno un gioco che ha suscitato l’interesse di molti è proprio Vita da Lupi, realizzato dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento, all’interno del progetto di ricerca Life Wolfalps, in collaborazione con l’Associazione Play Res e il Gruppo di Promozione per la Ricerca sul Gioco di UNIMORE.
Il gioco, quindi, è in realtà un modo per dare visibilità a Life Wolfalps, progetto europeo che ha come obiettivo la conservazione e la gestione a lungo termine della popolazione alpina di lupo attraverso la convivenza con le attività umane. Una questione di convivenza, quindi, che si possono risolvere con una migliore comunicazione e un monitoraggio del movimento dei branchi e del bracconaggio.
Durante il gioco vi saranno sei gruppi di giocatori che avranno modo di approcciarsi alla complessità del fenomeno. Cinque gruppi faranno i branchi di lupi che dovranno spostarsi e cercare le risorse, mentre un sesto gruppo gestisce gli esseri umani che dovranno stare attenti a non andare in conflitto con gli animali.
Il gioco è già stato presentato in alcune scuole e si spera che possa diffondersi in fretta e che venga, qualora ce ne fosse bisogno, migliorato.
In conclusione, Vita Da Lupi è un gioco, ma è anche una sfida: insegnare con il divertimento un importante regola di convivenza sensibilizzando su un tema di interesse non solo locale e italiano, ma addirittura europeo.