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di Francesca Binfarè
Autrice della saga bestseller dei ‘disastri’ -i titoli di tutti i libri contengono questa parola- con protagonisti i fratelli Maddox, presenta il nuovo romanzo “Un disastro perfetto”
Jamie McGuire ha iniziato con il self publishing, cioè pubblicando lei stessa i suoi scritti, in particolare nel 2011 “Uno splendido disastro”. Il successo di pubblico è stato tale che ha trovato rapidamente un editore; con “Uno splendido disastro” ha preso vita una trilogia bestseller, molto amata a livello internazionale, con protagonisti Abby e Travis: i libri sono “Uno splendido disastro”, “Il mio disastro sei tu” e “Un disastro è per sempre”.
E’ con questa trilogia che JamieMcGuire ha conquistato anche le classifiche italiane, andando poi a raccontare le vicende di tutti i fratelli di Travis, che sono 4. In questi giorni ha pubblicato il nuovo romanzo, “Un disastro perfetto” (Garzanti), i cui protagonisti sono Ellie e Tyler, un altro dei ragazzi Maddox.
Con Tyler hai raccontato le vicende di tutti i fratelli Maddox. Si chiude un cerchio. Un po’ ti mancano questi ragazzi?
Sì, mi mancano già, e infatti in 6 anni da quando ho iniziato a scriverne ho riletto per la prima volta in questi giorni “Uno splendido disastro”.
Anche i lettori devono dire addio ai Maddox e alle loro vite intriganti?
C’è un sequel, a dire la verità. E’ “Beatiful funeral” ed è ambientato 11 anni dopo “Uno splendido disastro”. Scopriremo cos’è successo ai fratelli Maddox, se hanno figli, come vanno le loro famiglie. C’è anche una parte che riguarda un evento triste, ma vedrete cosa succederà. Sarà il finale in senso cronologico delle vicende dei Maddox, ma non sarà la fine dei loro racconti.
In che senso?
Scriverò le storie che li riguardano dal loro punto di vista, dal punto di vista dei fratelli e quindi maschile. Lo faccio perché i lettori mi hanno chiesto di conoscere anche la prospettiva dei ragazzi, quindi prossimamente sarà il loro turno.
Infatti, parlando di “Un disastro perfetto”, possiamo dire che è una storia femminile.
Sì, la protagonista è Ellie. Racconto la sua vicenda personale, complessa, e la sua relazione con Tyler Maddox, affascinante vigile del fuoco che riesce a leggere il cuore di Ellie. E’ lei la chiave, Tyler le orbita attorno. Eppure Ellie è una ragazza difficile da amare, tormentata, forte e fragile allo stesso tempo; è in cerca di se stessa, ereditiera di una famiglia di miliardari. Nonostante tutto, lei come tutti noi merita di essere amata. Per queste sue caratteristiche è diversa dalle figure femminili che ho tratteggiato negli altri romanzi.
Le storie della famiglia Maddox sono tutte contemporanee, ma si dipanano lungo romanzi diversi. E’ stato complicato incastrare e coordinare tutti gli eventi?
Ho avuto una pessima idea (ride, nda). È stato difficile seguire la contemporaneità di tutte le storie, per ogni romanzo dovevo tornare all’intervallo temporale del libro precedente per incastrare tutto. Sarà ancora più difficile farlo per il sequel, visto che sono storie nuove che però fanno riferimento a eventi passati. Spero di affrancarmi presto da questa idea (ride di nuovo, nda).
In prevalenza il pubblico che ti segue è giovane, che tipo di messaggio vuoi lasciare con i tuoi romanzi?
Affronto tematiche importanti in cui tanti si rivedono. Io sono stata vittima di bullismo in adolescenza, età a cui non tornerei neanche se mi pagaste (i miei libri comunque non sono per adolescenti ma per ragazzi un po’ più adulti). Mio padre ha sofferto di dipendenze. Sono esperienze che purtroppo si sperimentano nella vita. E’ confortante sentire che non sei l’unica a combattere, magari la stessa difficoltà la sta affrontando il tuo vicino di casa. È bello pensare ‘non sei solo’ e vorrei farlo capire con i miei libri.