Dall’Emilia Romagna un nuovo linguaggio web per le scuole contro l’odio sul web.
Linguaggio violento, messaggi razzisti e bufale create ad arte per alimentare odio e discriminazione. Trovare contenuti simili sul web, e in particolare i social network, è ormai all’ordine del giorno. E così la Regione Emilia-Romagna prova a mettere un freno, con un vero e proprio libretto di istruzioni che spiega ai ragazzi delle scuole cosa dire e come comportarsi in rete per non diffondere “il linguaggio dell’odio e della xenofobia”.
Il manuale di “media education” è scaricabile dal portale della Regione e si rivolge in particolare a insegnanti ed educatori, che possono trovare così idee, suggerimenti ed esempi concreti per spiegare ai ragazzi il fenomeno del cosiddetto ‘hate speech’. Ovvero, “le false notizie e i pregiudizi orientati a istigare l’odio- spiega viale Aldo Moro in una nota – spesso di natura razziale, ma anche la pratica del disprezzo e della malevolenza online” nei confronti di una persona o di un gruppo.
“Anche le parole, il dialogo e la comunicazione devono essere adeguate e all’altezza delle sfide che ci poniamo – afferma la vicepresidente della regione, Elisabetta Gualmini – di fronte all’intolleranza e al razzismo che purtroppo continuano a connotare anche la nostra regione, è fondamentale lavorare su strumenti
di buona e corretta comunicazione. Opporsi a chi istiga all’odio e alla violenza e usare un linguaggio, soprattutto sul web, che promuova invece l’integrazione e lo scambio multiculturale è il minimo che debba fare chi occupa ruoli di governo. La regione da sempre è attenta alla promozione di una cultura di pace, di civile convivenza e di rispetto delle diversità. Occorre farlo in tutte le forme, anche tramite un linguaggio appropriato e intelligente”.