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Dante e illustrazioni- Dai codici ai fumetti: un viaggio nell’Inferno dantesco a cura di Francesco Gallina

 

Dai codici miniati del Trecento fino al graphic novel, dagli affreschi ai fumetti, dalle incisioni ai manga giapponesi.

La Divina Commedia di Dante Alighieri continua ad essere ispirazione nel mondo dell’arte, non solo letteraria ma anche grafica e pittorica.

In vista di “Dante 2021”, si è tenuta nella sala dell’Istituto Storico della Resistenza di Parma una conferenza dal titolo “I vizi danteschi. Un viaggio illustrato lungo 700 anni” moderato dal docente e critico letterario Francesco Gallina.

Francesco Gallina

L’incontro è stato organizzato dalla Società Dante ed è stato “un viaggio avvincente dalla selva oscura fino al Lago Cocito, – spiega Gallina – attraverso lo sguardo di alcuni degli artisti più pregevoli che hanno onorato il Sommo Poeta con la loro creatività e maestria. Un viaggio fatto di tinte fosche, ma anche di irresistibili parodie”.

Passando da Lorenzo di Pietro a Sandro Botticelli, da Giovanni Stradano a William Blake, da Alberto Martini ad Amos Nattini, dai Go Nagai fino a Paolo Barbieri si è avuto un percorso multidisciplinare che fonde arte e critica.

Durante la conferenza è stato anche presentato un nuovo saggio in uscita nelle librerie parmigiane: “Sotto bella menzogna. Influenze eterodosse e catare nel Convivio e nella Commedia di Dante Alighieri” (Helicon, 2017). Il saggio nasce dalla tesi magistrale di Gallina con cui ha vinto il premio fiorentino La Ginestra.

L’opera affronta l’Inferno dantesco secondo diverse correnti: Gnosticismo, Islamismo e Catarismo. La prefazione è stata curata da Carlo Varotti e Gualtiero Rota, due docenti dell’Università di Parma.

 

 

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