di Francesco Gallina
Dalla A di Abbati Anna, cantante del ‘700, fino alla Z di Zurlini Ada, sarta attiva nell’immediato primo dopoguerra, passando attraverso scultrici, pittrici, contadine, badesse, scienziate, educatrici, politiche, ma anche vittime di violenza e straniere accolte a Parma.
Sfogliare le pagine del Dizionario biografico delle Parmigiane significa immergersi in un ricchissimo e variegato humus storico, culturale e – soprattutto – umano, alla scoperta delle donne che hanno vissuto sul nostro territorio. Donne la cui storia è dignitosa tanto quanto quella dei parmigiani, a cui in passato furono dedicati molteplici volumi da R. Lasagni, G. B. Jannelli, B. Molossi e T. e F. Marcheselli.
L’opera, ristampata dalla Nuova Editrice Berti e dotata di una nuova accattivante veste grafica, è stata presentata al pubblico dalla curatrice Fabrizia Dalcò al Modulo Eco, insieme a Paolo Bianchi. Stampata precedentemente in due volumi, presto esauriti, è stata fortemente voluta e promossa dalla Provincia di Parma che da sempre la mette al servizio dell’intera comunità parmigiana. Comunità erede di storie e tradizioni, comunità che ha gentilmente fornito testimonianze e preziosi documenti fondamentali per la ricostruzione storica, fra cui alcune foto, che sono visionabili al termine del volume.
Con il suo taglio divulgativo e al contempo scientifico, il Dizionario si offre dunque ad un vasto pubblico. Collocandosi nel filone della Women’s History, è finalizzato a colmare la lacuna storiografica dedicata al ruolo e alla figura delle donne nella società, nel caso specifico quella parmigiana.
Perché a Parma non c’è solo stata Maria Ludovica Leopoldina d’Asburgo (Maria Luigia).