di Francesco Gallina
A scuola, il sabato, c’era chi portava l’uncinetto, chi i ferri. Lei, invece, mostrava con orgoglio i suoi abitini di pura seta indiana con scollature all’americana, da mettere indosso alle bambole. Abiti irresistibili e gettonatissimi, se le compagne arrivavano a proporle l’acquisto. Le bastavano gli avanzi di tessuto che trovava nell’Atelier della mamma Tita, un pizzico del suo estro da autodidatta appassionata di sartoria, e il gioco era fatto.
Siamo negli anni ‘70, a Floridia, in provincia di Siracusa. È in quel periodo che si forma Gisella Alderuccio, fondatrice di una delle più belle realtà imprenditoriali di Parma nel settore della Moda. L’Atelier Alderuccio, da lei aperto nel 2010, non ha solo prodotto abiti di estrema qualità, ma ha visto passare nelle sue stanze personaggi dell’élite cittadina e giovani talenti che qui si sono formati e che ora lavorano in importanti istituzioni della moda e del design.
Modellista di grande eccellenza, Gisella Alderuccio ha deciso di fare del suo Atelier un Istituto di Moda a trecentosessanta gradi, tenendo lezioni individuali e personalizzabili, nonché corsi professionali e di specializzazione.
Gisella nutre l’amore per il cucito fin da piccola. La madre Tita La Rosa fonda l’Atelier sessantanove anni fa, non solo in pieno boom economico, ma nell’esatto periodo in cui, con le sorelle Fontana, si sviluppa il sistema vincente dell’Alta Moda italiana. Dall’Atelier escono tanto l’abito da sera quanto quello da cerimonia, abiti apprezzatissimi dalla nobiltà di Siracusa, Ragusa e Catania. Ed è proprio dalla madre che impara i segreti del modellismo e la sapienza artigianale, che maturerà attraverso gli studi presso l’Istituto Tecnico Femminile prima e più tardi presso l’Istituto di Moda Burgo di Milano. Studi che le permettono di conciliare brillantemente la sua vena artistica con tecniche più industriali, rendendosi competitiva e finalmente pronta a trasferire l’Atelier da Floridia a Parma, fino a poco tempo fa in Borgo Garimberti 8 e oggi in via Schweitzer 3/1.
Una carriera, quella di Gisella Alderuccio, che ripercorre la storia della creatività del nostro paese; dagli albori della moda italiana nata a palazzo Giorgini a Firenze nel ’51 fino ai nostri giorni. Un viaggio nell’evoluzione dell’abito lungo decenni per osservare e capire i cambiamenti sociali e di costume. Sì, perché la moda è comunicazione, è contaminazione con altre arti, è espressione del racconto di un sogno, e creare moda significa creare arte da indossare e da mostrare. Da Floridia Gisella Alderuccio si trasferì a Parma, 21 anni fa, ricoprendo ad oggi anche il ruolo di docente presso l’IPSIA Primo Levi di Parma e con lei e attraverso le sue creazioni tenteremo di raccontare le forme della bellezza che hanno caratterizzato il successo del Made in Italy.
Ne riconosco la massima precisione nel mettere punto su punto nella fluttuante morbidezza delle stoffe da lei dominate e maneggiate con cura e con talento. Non avevo dubbi sulla sua futura professione quando piccolina,tra i banchi di scuola mostrava nell’ ora dedicata ai lavori domestici(cosi era definita la materia ) i modelli di abitini x le sue Barbie, tra gli elogi della maestra e lo stupore delle compagnette. Hai fatto tanta strada sorellina ma Meriti ancor a di più…