Nasceva esattamente venti anni fa Beatrice Vio, (meglio nota come Bebe Vio) la famosa campionessa mondiale in carica che si è aggiudicata la medaglia d’oro nel fioretto individuale alle ultime Paralimpiadi.
Bebe si è portata a casa la medaglia d’oro lo scorso 16 settembre, quando a Rio De Janeiro ha battuto per 15 a 7 la cinese Jingjing Zhou, anche lei considerata una delle probabili vincitrici.
Esattamente due giorni dopo, il 18 settembre ha conquistato la medaglia di bronzo nella prova a squadre, assieme alle compagne Loredana Trigilia e Andreea Mogos, nella finale contro Hong Kong.
Inutile dire che oltre alla felicità per la vittoria di per sé (che già non è una cosa di poco conto), per la veneziana questo è stato un momento tanto atteso e desiderato, soprattutto perché, vincendo un premio così importante con quattro protesi artificiali (due per le gambe e due per le braccia).
Sì, perché la storia di Bebe Vio, non è una storia qualsiasi: è la storia di una ragazza coraggio che dopo aver perso gambe e braccia a causa della meningite all’età di soli 11 anni, ha deciso di continuare a fare quello che aveva sempre fatto e che più l’appassionava: il fioretto.
La ragazza infatti praticava questo sport anche prima che la meningite le portasse via sia gli arti inferiori che quelli superiori: proprio per questo nel settembre scorso, ha posato per la fotografa di Anne Geddes, per una campagna a favore della vaccinazione contro la meningite.
Sempre lo scorso anno e precisamente il 18 ottobre, è stata delegata per rappresentare l’Italia alla cena di Stato alla Casa Bianca, l’ultima offerta dal Presidente Obama. Bebe ha ricevuto l’invito direttamente dall’ex presidente statunitense in cui le diceva: “Cara Bebe, sono Barack Obama e mi piacerebbe invitarti alla cena che abbiamo organizzato alla Casa Bianca in onore di Matteo Renzi.” La ragazza, emozionatissima ha chiesto conferma alla moglie di Renzi, la signora Agnese, e dopo aver ricevuto la conferma del fatto che era tutto vero e che sarebbe andata a rappresentare la nostra nazione nel mondo intero, si è subito data da fare per cercare il vestito perfetto per l’occasione: ha contattato Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior. La Chiuri che Beatrice ha conosciuto in occasione di una sfilata di moda, ha esaudito la sua richiesta realizzando per lei un vestito fantastico: inutile dire che sembrava una principessa.
Quello che la ragazza ha raccontato di quella sera può essere riassunto in questa frase: “Ho fatto lo slalom fra camerieri e body gard, lui mi ha preso il cellulare e l’ha messo sotto il tavolo per il clic”.
Ma i successi di Bebe non si fermano qui, nel 2015, appena maggiorenne, ha anche scritto un libro intitolato “Mi hanno regalato un sogno: lo scherma, lo spritz e le paralimpiadi”, in cui racconta la sua vita e di come il suo handicap non rappresenti un dramma, ma soltanto una piccola parentesi tra quello che era prima e quello che è diventata, ovvero una donna felice, oltre che una campionessa mondiale, che alla sua giovane età ha già gareggiato con volti noti del fioretto femminile e vinto importantissimi premi.
Oltre a tutto questo e alle prossime medaglie che sicuramente la giovane continuerà a portare a casa tenendo alto il nostro orgoglio nazionale, uno dei suoi obiettivi principali (proprio come dice nel suo libro), è quello di: “Far capire a tutti, con o senza disabilità, che «la vita è proprio una figata!”.
E a noi questo lo ha già fatto capire e ad oggi non ci resta che dire: “Buon compleanno piccola Bebe, continua a farci sognare!”