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Big Little Lies e When We Rise: due miniserie che stanno infiammando gli USA

di Francesco Bacci

 

In America è tempo di miniserie: domenica scorsa la HBO ha mandato in onda la prima puntata della nuova miniserie televisiva“Big Little Lies” con un cast d’eccezione che pone al centro della trama le vicende di un gruppo di amiche che vivono in una comunità del Monterey, dove un omicidio avviene improvvisamente. Non si sa né il nome della vittima, né il nome del colpevole. Come per tutte le storie, questo è solo l’inizio: una serie di segreti sono pronti per essere svelati. La prima puntata è andata in onda domenica diciannove febbraio e continuerà per altre sei settimane, terminando il 2 aprile.

Le interpreti sono tutte attrici provenienti dal mondo cinematografico: Nicole Kidman, Reese Witherspoon, AlexanderSkarsgard, Laura Dern eShaileneWoodley. Dietro lo sviluppo di questa nuovo prodotto d’intrattenimento, c’è la mente di David E. Kelleyed è basato sui libri di Liane Moriarty. Gli episodi inoltre sono diretti da un grande nome del cinema: il candidato all’Oscar per Dallas Buyers Club Jean-Marc Vallée. La serie non brilla per originalità, ma sorprende per il grande potenziale a livello di intrattenimento e di dipendenza che potrebbe creare con gli episodi successivi.  Per ora è un appuntamento da non perdere.

Un’altra miniserie che merita la visione è “WhenWe Rise”: la ABC manderà in onda il primo episodio il 27 febbraio e le restanti tre puntate dal 1 al 3 marzo. Il docudrama è scritto da Dustin Lance Black e racconta la lotta personale e politica della comunità LGBTQ, i successi e le sconfitte del movimento per i diritti civili dagli inizi nel ventesimo secolo fino ad oggi. La narrazione partirà dalle rivolte di Stonewall nel 1969, fino all’attuale movimento per i diritti gay. Il cast include nomi di tutto rispetto: Guy Pierce, Rachel Griffiths, Mary-Louise Parker, T.R. Knight, ma soprattutto il premio Oscar WhoopiGolberg. Con una sempre maggiore intolleranza, in un clima politico così difficile, il network Disney cerca di sensibilizzare ancora di più il suo pubblico con queste otto ore di grande impatto.

Le miniserie non creeranno quel rapporto pluriennale di amore e odio, ma di certo non possono deludere lo spettatore: hanno già pronto il finale, gli ascolti non entrano nell’equazione.

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