di Francesco Gallina
Benvenuti al nono appuntamento della rubrica Animali fantastici e dove trovarli nella mia Drogheria dell’Arte. Vi vedo timorosi… non abbiate paura, entrate, resterete… pietrificati! D’altronde, si sa, con il basilisco non può che essere diversamente.
Con il basilisco, dunque, proseguiamo il nostro viaggio lungo le pareti esterne del Battistero di Parma, fra i bassorilievi di questa curiosa creazione scultorea che è lo Zooforo.
Il Medioevo di Benedetto Antelami anticipa Harry Potter, o è la Rowling che non riesce a fare a meno del Medioevo. Chi non ricorda l’epica scena di Harry contro il Basilisco? Basilisco accecato a suo tempo da Fanny, proprio perché Harry non ne fosse ucciso dallo sguardo, che rende pietra o cenere. Se allo sguardo, aggiungiamo l’alito pestifero, beh… non avremo difficoltà a comprendere come questa orrenda bestia fosse simbolo satanico per eccellenza.
Ma che cos’è il basilisco? In origine un serpente dell’Africa del Nord che, incenerendo tutto quanto è sotto la sua vista, è considerato il creatore del deserto. Poi verrà il Medioevo, con il suo bagaglio di irresistibili fantasie: ed ecco che il basiliscus diventa nelle lingue germaniche basilicok, includendo cock, che in inglese significa gallo. Il basilisco assume dunque le forme di un serpente dalla testa di gallo (o drago) con cresta o diadema incastonato sul capo. Si concepiscono così anche le leggende che vorrebbero il basilisco nascere dall’uovo deposto da un gallo anziano, fecondato da serpente o rospo. Roba che neanche gli OGM.
Per questa puntata ci vengono in aiuto i taglienti versi in romanesco del poeta ottocentesco Giuseppe Gioacchino Belli, che ci narra – passo per passo – la nascita di un basilisco. Un sonetto mostruosamente… bello.
ER RE DE LI SERPENTI
Si un gallo, fijja mia, senza ammazzallo
Campa scent’anni, eppoi se mette ar covo,
In cap’a un mese partorisce un ovo,
E sta ddu’ antri mesi pe ccovallo.
Eppoi viè ffora un mostro nero e ggiallo,
’na bbestia bbrutta, un animale novo,
Un animale che nun z’è mmai trovo,
Fatto a mmezzo serpente e mmezzo gallo.
Cuesto si gguarda l’omo e sbatte l’ale,
Come l’avessi condannato er fisco
Lo fa rrestà de ggelo tal’e cquale.
Una cosa sortanto io nun capisco,
Ciovè ppecche raggione st’animale
Abbino da chiamallo er basilisco.
FRANCESCO GALLINA ha 24 anni ed è pramzän dal säss.
Laureato in Lettere Classiche e Moderne, è critico letterario, docente, blogger, narratore e autore di articoli e saggi accademici su letteratura, poesia, filosofia e arti dello spettacolo.
Buon pomeriggio dottor Gallina la disturbo avendo, qualche tempo fa, pubblicato “Istorie di un Basilisco” ove ho “mischiato” il mostro Basilisco citato da Plino il Vecchio e da Leonardo con una storia ‘minimalista’ del 1478 ove un tardo ‘ di cervello’ avendo per amici le menti più brillanti del momento finisce in un mare di guai per colpa di un po’ di fuliggine di camino venduta come polvere da sparo…
Con una certa fatica sto cercando di divulgare le mie Istorie ne ha un esempio nel mio sito.
Le chiedo se, concedendomi un briciolo di credibilità, potrei ‘collaborare’ con Lei allo scopo di far aumentare i like o i passaggi nel mio sito…
L’idea di andare a vivere da nababbo nei mari del sud con gli incassi del libro l’ho abbandonata da tempo.
Scusi per i disturbo e, mi auguro, che ci “risentiremo”… GiamPiero Brenci