di Viviana Duimio
E’ in corso presso la Galleria Poleschi Arte di Foro Buonaparte a Milano la mostra dal titolo “Natura Espansa” di Piero Gilardi.
L’artista riprende il discorso iniziato negli anni ’60 con i “tappeti natura” in cui denunciava l’abuso e la distruzione sistematica dell’ambiente con la riproduzione in poliuretano di frammenti di paesaggi venduti a metro.
I colori volutamente sgargianti erano il grido di avvertimento per l’uomo che stava “svendendo” il proprio patrimonio naturale in cambio di un sopravvalutato progresso industriale.
Crede nella capacita’ dell’arte di trasformare l’animo umano e ne usa la bellezza per cristallizzare attimi di vita, inventa un inno alla natura che ne contiene, inevitabilmente, anche la fine.
E proprio per questa missione sociale Gilardi si ritira dalla produzione artistica negli anni ’70 per dedicarsi interamente alla bio-politica e per mettere a punto il progetto di un grande parco tecnologico in cui il pubblico si sarebbe confrontato in senso artistico con le tecnologie digitali.
Negli ultimi anni Gilardi riprende la sua produzione con un nuovo linguaggio arricchito dalle esperienze all’estero proponendo installazioni e performance in cui oggetto e soggetto si completano in un’interazione emotiva funzionale e sinergica.
L’artista e’ promotore del progetto di un grande Parco Arte Vivente a Torino nel quale si riassumono tutte le sue esperienze relative alla dialettica Natura/Cultura.
La mostra curata da Marco Meneguzzo sarà aperta con ingresso libero alla Galleria Poleschi di Milano fino al 17 Febbraio.