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Hygge: il metodo danese per la felicità

di Laura Candeloro

 

Che cos’è la felicità? Di certo trovare una risposta e agguantarla è il senso della vita di ciascuno di noi. Si chiama Hygge  il metodo danese per vivere felici.

Viene dalla Danimarca l’ultimo trend in fatto  di ricerca della felicità che sta spopolando in tutta Europa. Anche nell’anno appena concluso il Regno di Margherita II  si è confermato al 1° posto della classifica del World Happines Report, come il Paese più felice del mondo, così come nel 2013, mentre l’Italia è scesa al 50esimo posto. Se ben da oltre 40 anni la Danimarca, malgrado le temperature e i lunghi inverni bui, scala la vetta della classifica Onu dei paesi più felici al mondo, un motivo ci sarà. Dal Paese dove si vive meglio arriva la filosofia quotidiana del saper prendere la vita assaporando le piccole cose.

Esce a gennaio in Italia «Il metodo danese per vivere felici» di Meria Tourell Soderberg (ed. Newton Compton), il manuale della felicità che – spiega l’autrice, l’attrice Meria Tourell Soderberg – divulga l’Hygge-mood, uno stile di vita che è per tutti: “nella sua essenza non è prerogativa esclusiva della Danimarca”.

Il termine Hygge nasce intorno alla fine del 18esimo secolo e deriva dal germanico «hyggja» (più o meno, «sentirsi soddisfatti»), ma non ha una vera traduzione in italiano.

Il segreto della felicità non è arcano ma sta proprio nelle piccole abitudini quotidiane, capaci di creare un ambiente dove i familiari si sentono a proprio agio e predisposti a vivere momenti di serenità. Soprattutto quando  lavoro, stress, ansie e preoccupazioni fanno perdere di vista le priorità della vita.

In una società sempre più “social” ma forse un po più asociale nel suo ripiegarsi sempre più nel mondo virtuale, accendere delle candele, cucinare tutti insieme, decorare la casa, spegnere i cellulari, fare un gioco da tavolo o raccontarsi a turno com’è andata la giornata può servire a creare delle situazioni intime, conviviali e autentiche capaci di farci sentire meno soli e donarci quella bella sensazione di appagamento e benessere difficile da provare. Non solo in casa,  l’Hygge si può praticare ancheall’aperto o in luoghi pubblici. È piuttosto “qualcosa a cui tendere. Una specie di bussola che ci guida verso piccoli momenti che il denaro non può comprare, per scoprire la magia nell’ordinario”.

 

Ecco alcuni semplici consigli per ricreare l’Hygge :

Abbassate le luci. Letteralmente, per rendere l’atmosfera più intima e accogliente, magari accedendo qualche candela profumata. Ma anche metaforicamente: nell’Hygge non servono riflettori, ma solo lasciarsi andare ed essere se stessi

Confort. Iniziate a essere buoni anche verso di voi e concedetevi la felicità delle piccole cose: un pezzo di cioccolato, la serie tv preferita, un libro o un disco che vi piace, il calore di un abbraccio

Condividere, momenti, chiacchiere, ricordi, una tazza di tè. Con gli amici, con la famiglia e anche con i bambini: fatevi aiutare nei piccoli compiti di casa, sorridendo e rendendoli autonomi

La casa. È il centro della nostra vita, il luogo dove spogliarsi di fatiche e preoccupazioni e ricaricarsi di gioia e relax. Fate in modo che sia accogliente in ogni stanza, sin dall’ingresso. Aiutano, qualche pianta in bagno, colori caldi e sereni nelle stanze, foto di momenti felici. Create anche piccoli angoli solo per rilassarvi e fare due chiacchiere

Il cibo: dalla Danimarca all’Italia, la tavola è sempre un buon momento di aggregazione e condivisione. Ma anche la scelta di ciò che si mangia è importante. Un ciambellone o un dolcetto danese, ottimo in queste giornate fredde, da dividere con le mani, avvicina subito agli altri

Gratitudine per le piccole cose e armonia. Perchè l’Hygge si compia, siate qui, ora, adesso. Dimenticate telefono e social in borsa, non parlate di politica, non drammatizzate. Prendetevi una pausa e guardatevi intorno: questo posto e queste persone sono la vostra pace e sicurezza.

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