Torna in Italia Anish Kapoor: 24 pezzi inediti al MACRO di Roma

di Viviana Duimio

Torna finalmente ad esporre in un museo italiano dopo oltre 10 anni d’assenza Anish Kapoor uno dei maggiori interpreti dell’arte contemporanea.

Kapoor nasce a Bombey nel ’54 e si forma culturalmente tra Londra e Israele.

Affascinato da Marcel Duchamp e dalle sue “macchine celibi” si avvicina all’arte povera di Beuys e alle combustioni di Burri per cercare la matericità e la tridimensionalità caratteristiche della sua intera produzione che spazia dalla pittura alla scultura passando per l’architettura.

Porta le sue radici nel racconto delle sue opere con colori che diventano simbolo e anima del suo dialogo in un susseguirsi di dentro e fuori dall’uomo che rimane sempre oggetto e soggetto del suo mondo. Giochi di specchi, di linee concave e convesse mettono lo spettatore davanti a se stesso e ne chiedono la partecipazione fino alla completa consapevolezza di essere lui stesso parte del capolavoro.

”Il significato di un’opera? non deve essere quello il problema dell’artista. Si rivelerà nella relazione tra l’oggetto e chi lo guarda”. Così Kapoor spiega le sue creazioni dando allo spettatore un ruolo decisivo e attivo nel compimento del suo racconto tramutando in dialogo un percorso apparentemente individuale. Dubbi e domande senza certezze che si raccontano con forme e colori in bilico tra la modernità concettuale e la spiritualità delle origini indiane che rendono morbidi gli spigoli e i contrasti fino a sembrare una drammatica rassegnazione, un inno alla bellezza. L’artista inglese sarà al Macro di via Nizza a Roma fino al 17 Aprile con una collezione di 30 pezzi recenti di cui 24 inediti curata da Mario Codognati.