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Napoli, l’intuito di Mertens che unisce calcio e bellezza (video)

di Giuseppe Chiarolla

La vaselina è una delle diverse varianti per indicare il gesto tecnico del pallonetto.Un termine gergale che appartiene al lessico sudamericano, la terra del futbol e delle grandi giocate.
La vaselina, ieri, Dries Mertens l’ha fatta sua e i trentamila del San Paolo difficilmente la potranno dimenticare.

POKER – In un Napoli-Torino delle grandi (ma non grandissime) occasioni, è stato ancora una volta lui, il folletto delle Ardenne a prendersi la scena. Esattamente una settimana fa, in Sardegna, a Cagliari, aveva messo a segno una tripletta da urlo. Domenica, invece, i tifosi napoletani, già senza voce, non credevano ai loro occhi. Secondo tris consecutivo, questa volta nel giro di soli ventidue minuti, in più la ciliegina sulla torta, quella che Dries, rinominato “Tries”, nato ala sinistra, reinventatosi falso nueve, regalava agli spettatori al minuto ottanta.

BELLEZZA – Gli aggettivi potrebbero essere tanti, ma addirittura, forse, fuorvianti. E allora il quarto gol di Dries Mertens, in un quel mite pomeriggio di fine autunno, verrà ricordato semplicemente come un capitolo dell’interminabile lungometraggio sulla bellezza del calcio e dei suoi gesti tecnici.
L’attaccante belga non stanco della tripletta realizzata nel primo tempo, si liberava come una piuma dall’intricato groviglio dei difensori granata, e appoggiava la palla in rete come una mongolfiera che si accascia a fine volo, scavalcando la testa dell’incolpevole Hart.
5-2: partita in ghiaccio, San Paolo in fiamme.

GENI– La rete del piccolo fenomeno dal cuore azzurro vale il prezzo del biglietto? La risposta è senza ombra di dubbio positiva. Il calcio, e lo sport in generale, hanno bisogno di questi piccoli grandi momenti di protagonismo essenziale.
“Una rete alla Maradona? Devo lavorare ancora…”– ha ammesso radioso Dries. Lui, originario di Lovanio, con papà ex ginnasta e mamma docente di pedagogia. Il quarto atto di Mertens è, forse, anche merito loro. Dal primo eredita l’atleticità, dalla seconda il pensiero, l’intuito. Cogito ergo… segno.

3 commenti

  1. Bellissimo articolo. Chiaro, ben scritto e travolgente.

  2. Che articolo di parte

  3. Bell’articolo, ben strutturato e chiaro. L’incipit è qualcosa di geniale.

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