Il piano di salvataggio della partecipata comunale Stt procede ma non senza contrasti in Consiglio. L’amministrazioni ha infatti deciso di dover vendere ulteriori azioni Iren per far fronte agli impegni presi nel patto di risanamento concordato col Tribunale. Le azioni vendute hanno un valore pari a 8 milioni di euro, importo che corrisponde alla cifra che il Comune doveva versare alla partecipata per l’acquisto dei campi da baseball.
Solo ieri, i consiglieri capogruppo del PD, Nicola Dall’Olio e Franco Torreggiani, avevano reso noto alla stampa che l’amministrazione è pronta a cedere quote di sua proprietà in Fiere di Parma per un valore di 4 milioni.
Ieri, 13 dicembre, in commissione bilancio, l’assessore Ferretti ha spiegato come nel 2015 non si era potuto accedere al mutuo perché bloccati dal patto di stabilità, “purtroppo dobbiamo fare che non ci piacciono”.
Stt non è riuscita inoltre ancora a vendere il terreno in viale Piacenza. L’asta non si è potuta tenere perché l’area è sotto pignoramento a causa di un contenzioso con un creditore. Luigi Bussolati, presente in aula come amministratore unico di Stt, ha ricordato che c’è tempo sino al 2018 per questa vendita. L’amministratore ha spiegato inoltre come al momento non ci siano problemi particolari riguardo ai debiti. La controllata da Stt, Casadesso ha visto assorbire il suo debito di 3 milioni da Acer in cambio delle case popolari. Per Metro Parma si avrà un accordo di ristrutturazione debito nel 2017. Alfa tenterà nuova vendita dei terreni dell’ex mercato del bestiame nel 2017. Stu Stazione è in negoziazione con la Banca Popolare di Vicenza.
La Scuola Europea invece sembra finalmente in dirittura di arrivo, Bussolati ha dichiarato che dovrebbe essere pronta entro un mese, massimo a febbraio 2017.
Affrontata anche la questione Parma Gestione Entrate. Emanuele Favero, il nuovo presidente della società di riscossione, ha confermato che si sta lavorando bene. Problema resta tuttavia l’aumento dei costi di notifica per le multe a carico del Comune che supera 1,3 milioni di euro. Il servizio viene fornito da Poste Italiane e il gruppo PD chiede una soluzione meno onerosa. Ferretti ha risposto che è in fase di valutazione la possibilità di ricorrere a mezzi comunali per le notifiche multe. L’assessore ricorda inoltre l’intenzione dell’amministrazione di voler far diventare PGE a maggioranza comunale se la società si mostra disponibile a vendere il 40% delle quote all’ente a prezzi ragionevoli.
Scontri in commissione invece sul fronte Cal, centro agroalimentare e logistica. A infiammare il dibattito una lettera di Ascom firmata dal presidente dei grossisti ortofrutta Stefano Manghi in cui si leggono accuse verso il Comune che vuole solo coprire i debiti tagliando il centro direzionale e parte dell’area mercatale impedendo così un futuro sviluppo della società.
La lettera ha stupito la maggioranza e l’amministrazione perché negli incontri precedenti con Ascom non era mai sorta questa lamentela. Ferretti ha ricordato come i piani di vendita siano previsti dal piano omologato dal Tribunale e come la situazione nel 2013 fosse disastrosa, vicina al fallimento. Oggi i concessionari dello spazio hanno uno sconto sugli affitti del 15%.
La posizione del presidente dei grossisti ortofrutta è condivisa dal consigliere del PD, Nicola Dall’Olio che ha ribadito come Cal possa anche essere a posto contabilmente ma queste vendite della struttura non fanno altro che far perdere la funzione di Cal. Paolo Buzzi, di Forza Italia, ha chiesto perché non sono stati fatti finanziamenti come per il Teatro Regio. La situazione è degenerata quando Ferretti ha ricordato il passato di amministratore del consigliere e Buzzi ha insultato l’assessore con epiteti poco cortesi. Ferretti ha a sua volta risposto minacciando querele.