Oltretorrente, arrestati 3 spacciatori: punti di riferimenti per eroina e hashish

Via Imbriani, uno dei fulcri dello spaccio a Parma. Il cuore dell’Oltretorrente è stato oggetto di una indagine da parte della Radiomobile dei Carabinieri che ha permesso l’arresto di tre pusher. Tutti e tre di origine tunisina e punti di riferimento soprattutto per il rifornimento di eroina, cocaina e hashish.

Il 21 novembre, M.F. di 33 anni era stato denunciato perché ritrovato in possesso di 9 grammi di eroina. Da lì sono iniziati gli accertamenti che hanno permesso di scoprire il vasto giro di clienti. Grazie ai contatti trovati sul suo telefono sequestrato sono stati sentiti 14 clienti e tutti questi hanno confermato che il 33enne era il principale fornitore di eroina nell’Oltretorrente. I clienti? Dai 20 ai 50 anni, parmigiani, alcuni insospettabili.

Dalle indagini è emerso che dal 2014 al 2016 lo spacciatore ha smerciato più di 1600 dosi di eroina e 100 di cocaina. Un giro da 31 mila euro.

Il Pm Dal Monte ha richiesto la custodia cautela in carcere e per l’uomo sono scattate le manette e il trasferimento in via Burla.

Sempre nel corso di questi controlli per la prevenzione dello spaccio, i Carabinieri in borghese hanno assistito allo scambio tra due ragazzi di origine tunisina. G.M. di 30 anni ha ceduto al connazionale G.A. di 19anni una tavoletta e mezzo di hashish e 6 dosi di cocaina. Il più giovane si è poi allontanato ma i militari l’hanno fermato e perquisito facendosi anche dare il nome dell’amico. Il 30enne che aveva precedenti specifici aveva probabilmente capito la situazione e pensava di alleggerire le ripercussioni su entrambi cedendo all’amico incensurato la droga.

Poco distante, la casa del ragazzo, in via Costituente, è stata controllata e lì sono stati ritrovati altri 30 grammi di hashish e cocaina oltre a vario materiale per il confezionamento. Entrambi sono stati arrestati perché colti in flagrante per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Da queste due operazioni i Carabinieri hanno anche segnalato 20 persone alla Procura della Repubblica come assuntori.