Lotta alla povertà con il progetto SIA. Tante le domande di sussidio arrivate agli sportelli, attivati nell’ambito del Distretto Sud Est da Azienda Pedemontana Sociale e da Unione Montana Appennino Est, per sostenere chi non arriva a fine mese
La crisi continua a mordere e anche la ricca provincia parmense giorno dopo giorno si scopre un po’ più povera. Sono infatti oltre 150 le famiglie in condizioni economiche disagiate, residenti nei 13 comuni dell’Unione Pedemontana e nell’Unione Montana Est, che hanno chiesto un aiuto per arrivare a fine mese attraverso gli sportelli del SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva), un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali attivato da Azienda Pedemontana Sociale e Unione Montana Est.
Il piano di contrasto alle povertà coinvolge tutti i componenti delle famiglie che chiedono aiuto, prevedendo specifici impegni per adulti e bambini individuati in base alle problematiche e ai bisogni. L’erogazione dei sussidi viene subordinata, infatti, all’adesione a progetti di intervento personalizzati dai servizi sociali, che possono riguardare contatti con i servizi, la ricerca di un lavoro, la frequenza e l’impegno scolastico, la formazione e la tutela della salute. Obiettivo finale, aiutare le persone a superare le criticità, portandole a riconquistare l’autonomia economica attraverso il miglioramento delle competenze e il potenziamento delle capacità per favorire l’occupazione, fornendo nell’immediato i mezzi necessari a fronteggiare la situazione di disagio e a rinsaldare i legami sociali.
“Si tratta di uno strumento in più per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di indigenza – spiega Paolo Bianchi, presidente del Cda della Pedemontana Sociale – e come azienda abbiamo messo a disposizione molto volentieri una nostra dipendente per uniformare le procedure e raccogliere le domande”.
Domande che devono essere presentate allo sportello “itinerante”. Per avere informazioni sugli orari e i giorni di apertura, basta rivolgersi al proprio Comune di riferimento.
I requisiti per accedere al SIA
La domanda per richiedere i benefici deve essere presentata da un componente del nucleo familiare compilando un modulo predisposto dall’Inps. Bisogna essere cittadini italiani o comunitari, ma residenti in Italia da almeno 2 anni, con almeno un familiare in possesso del permesso di soggiorno. Per quel che riguarda i requisiti familiari, occorre la presenza di almeno un componente del nucleo minorenne o di un figlio disabile, o di una donna in stato di gravidanza accertata. Dal punto di vista economico, l’indice ISEE deve essere inferiore o uguale a 3.000 euro e non bisogna beneficiare di altri trattamenti economici rilevanti (il valore complessivo di introiti di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, non può superare i 600 euro mensili). Non bisogna inoltre percepire indennità di disoccupazione (NASPI, ASDI o altri), né possedere beni durevoli di valore: nessun componente del nucleo familiare dovrà, ad esempio, possedere autoveicoli superiori ai 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore ai 200 cc, immatricolati nei tre anni precedenti alla domanda.
Cosa succede una volta presentata la domanda
Entro 15 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta di accesso al SIA, i Comuni invieranno le domande all’Inps, indicando le informazioni necessarie alla verifica dei requisiti. Entro 10 giorni l’Inps, una volta effettuati i controlli, attribuirà un punteggio, che per accedere al SIA non dovrà essere inferiore a 45. L’elenco dei beneficiari verrà poi trasmesso ai Comuni e si invieranno a Poste Italiane le disposizioni per l’erogazione dei benefici economici. Ai Comuni spetterà la verifica dei requisiti autocertificati dai richiedenti, tenuto conto dei controlli già effettuati da Inps. Infine, entro 60 giorni dall’accreditamento del primo bimestre (90 giorni per le domande presentate entro il 31 ottobre), i Comuni, coordinati a livello di Ambiti territoriali, predisporranno il progetto personalizzato insieme al nucleo familiare.
Sportello SIA, dove e quando
Collecchio
Lunedì mattina dalle 8,30 alle 13 presso lo sportello sociale del Comune (viale Libertà, 3).
Felino
Lunedì pomeriggio, dalle 14,30 alle 17, sportello sociale dell’Azienda Pedemontana Sociale (Largo Guidorossi 11).
Sala Baganza
Martedì mattina dalle 8,30 alle 13 presso lo sportello sociale dell’Azienda Pedemontana sociale (Via del Mulino 1).
Langhirano
Martedì pomeriggio, dalle 14,30 alle 17, e per tutte le giornate di mercoledì e giovedì (dalle 8,30 alle 13 e dalle 14, alle 17,30) presso lo Sportello sociale dell’Unione Montana (Piazza Ferrari 5).
Traversetolo
Giovedì mattina, dalle 8,30 alle 13, presso lo Sportello sociale del Comune (piazza Vittorio Veneto, 30).
Montechiarugolo
Venerdì mattina, dalle 8,30 alle 13 presso lo Sportello sociale in Comune (piazza Rivasi, 3).