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Multa ad anziana per abbandono rifiuti. CGIL: “E’ invalida, si revochi sanzione”

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“I guardiani della differenziata colpiscono ancora” scrive Paolo Bertoletti di Spi CGIL.

“Questa volta è stata multata una pensionata di 78 anni, che non può spostarsi da casa e si è fatta portare fuori la spazzatura dal vicino. La signora, che vive da sola nel quartiere Pablo, si è vista recapitare una sanzione di 68,20 euro, cifra consistente per lei, che percepisce una pensione di 585 euro.

La pensionata è invalida, non riesce a spostarsi da casa, e a fronte si 585 euro di pensione spende 615 euro al mese nelle spese di affitto.

Si è rivolta allo Spi Cgil, il sindacato dei pensionati della Cgil, alla lega del quartiere Pablo, e ha spiegato di aver fatto la raccolta differenziata seguendo le indicazioni, separando i materiali. Ma è incappata nella multa dei controlli in materia di raccolta differenziata.

Abita in via Colombi Guidotti, non può muoversi da casa e si fa portare in strada, davanti all’abitazione, la spazzatura da un vicino. Il 9 novembre, però, gli ispettori ambientali hanno trovato un sacco nero abbandonato in una strada vicina, via Bernini, accanto a una campana di vetro, con altri sacchi gialli, neri e bianchi, “ispezionandolo” hanno trovato rifiuti riconducibili alla signora.

La 78enne respinge l’accusa di aver abbandonato i rifiuti (né lei, che non può muoversi, né – è convinta – il vicino che l’ha aiutata) e lancia un appello al Comune perché le sia tolta la multa. I vigili ambientali del comune e il personale di Iren continuano a girare le diverse zone della città per scongiurare gli abbandoni e correggere i comportamenti sbagliati. L’impegno per una città ai massimi livelli di raccolta differenziata è meritorio, ed efficace: Parma viaggia ormai su cifre record. Però occorre maggiore attenzione: le persone anziane possono avere difficoltà. Sforzi e controlli sono positivi, ma spesso non tengono conto delle soggettività delle fasce deboli della popolazione, che possono avere diversi problemi. Bisogna avere più attenzione e flessibilità. Il caso della signora del Pablo non è l’unico. La speranza è che possa essere tolta la sanzione alla signora, e che in futuro ci sia più ascolto verso chi si trova in queste situazioni”.

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