Da dan, a sorpresa, ma non troppo, ecco il nuovo allenatore del Parma. Attesa la presentazione lunedì la società brucia le tappe: giovedì si torna in campo, a Bolzano, e lui deve iniziare a lavorare.
“Lui” è Roberto D’Aversa, ex calciatore con un’esperienza in panchina di un’anno e mezzo a Lanciano. Lo ha presentato, con soddisfazione, il vice presidente ducale Marco Ferrari.
“Il Parma ha deciso di ripartire con un nuovo progetto tecnico, – ha esordito Marco Ferrari. Progetto tecnico che è composto da un responsabile dell’area tecnica ed un allenatore. In un mondo ideale avremmo presentato insieme queste figure, ma giovedì si gioca, abbiamo una partita importante e ci sembrava abbastanza assurdo che la settimana iniziasse senza il nuovo Mister.
Per quanto riguarda il Ds contiamo di ufficializzarlo nei primissimi giorni della prossima settimana. Il Mister, Roberto D’Aversa, è stato scelto dal nuovo Ds, perchè non solo è una persona che insieme al suo staff è molto bravo sulla parte tattica, ma anche nei colloqui che ha fatto con noi ha dimostrato una spiccata personalità. Crediamo che sia quello che serva a questa squadra, e le scelte verso cui ci siamo indirizzando non sono dirette verso dei “nomi”, ma gente che avesse la giusta fame, le giuste motivazioni, ed abbiamo deciso di non volere gente che è stata in Serie A, ma gente che auspicabilmente con noi tra qualche anno lo possa essere. Abbiamo deciso di ripartire da qui”.
Le prime parole del nuovo tecnico – “Sono strafelice di essere qui in questo grande club, ma sono molto motivato. Il primo obbiettivo è quello di ragionare da squadra, giocare da squadra, possibilmente bene, e sono convinto che potremo trovare dei successi se ci mettiamo a disposizione della squadra le proprie qualità. Credo che sia un’ottima squadra, ma solo il talento non può bastare. Oltre al talento serve grande passione e la voglia di mettere tutto in campo. Una tifoseria così merita una squadra che dia tutto, che giochi con passione e da squadra.Che allenatore sono? Per quanto riguarda la mia storia da allenatore, ho allenato due anni a Lanciano. Nel primo anno ho giocato con un 4-3-3, il secondo anno per varie ragioni, e perchè il modulo si deve basare sui giocatori a disposizione, ho dovuto variare, con il 3-5-2 o il 4-3-2-1. La società mi ha chiesto di far vedere una squadra che ci creda e che giochi a calcio. Non mi ha chiesto l’immediato risultato, ora è come ripartire da zero, ma la richiesta della società è quella di vedere una squadra in campo sotto tutti gli aspetti. Il primo contatto con il Parma? Le prime voci di corridoio siete stati voi a metterle in giro, ma la firma del contratto è avvenuto oggi ed in settimana c’è stato il primo contatto con la proprietà. Il mercato di gennaio? In questo momento bisogna pensare che ci sono partite ravvicinate e dobbiamo fare più punti possibili in quest’arco di tempo. Poi ci saranno le indicazioni mie, ma non sui nomi bensì sulle caratteristiche, e poi un Ds che sarà bravo a scegliere i giocatori. La società mi ha assicurato che dove ci sarà bisogno sicuramente interverrà. La Lega Pro? Prima di questi due anni a Lanciano sono stato in Lega Pro per tre anni da calciatore, abbiamo vinto il campionato a Lanciano, c’era un lavoro importante, e la categoria la conosco abbastanza. Quest’anno ho avuto modo di seguire diverse partite e ci siamo organizzati. La partita di oggi contro il Bassano? È la seconda che vedo, ero anche ad Ancona. L’atteggiamento stasera mi è piaciuto, a differenza di Ancona. Però è chiaro che la sensazione sia di una squadra che non è serena. Dobbiamo lavorare molto sulla testa, molte energie sono state sprecate per proteste o cose inutili. Dobbiamo essere sereni e pensare a quello che va fatto in campo. Lo staff? Non ho il pensiero che gli altri non siano importanti. Uno staff è importante perchè non voglio che loro la pensino come me, perchè se no non avrei bisogno di loro.
Diciamo che ci completiamo, l’allenatore in seconda è Andrea Tarozzi, il match analist che è Marco Piccioni, ed il preparatore atletico Luca Morellini, il preparatore dei portieri sarà Alberto Bartoli.
L’obbiettivo è quello di vincere, allenandosi al meglio tutti i giorni, cercando di migliorare partita dopo partita. Non possiamo non pensare che il Parma non lotti per la vittoria. C’è tutto il tempo per rimediare, oltre che la possibilità di arrivarci tramite i playoff, ma Parma ha un blasone che porta a voler giustamente vincere. La preparazione atletica? Noi siamo uno staff, seguiamo tutto e capire le carenze.
È chiaro che oggi è un po’ prematuro. A volte c’è da pensare alla componente mentale e a quella fisica. Però questo lo analizzeremo allenando la squadra e cercando di capire quelli che sono i problemi. È chiaro che con le partite ravvicinate fare un carico di lavoro sarebbe controproducente, ma a gennaio potremo lavorare di più con la pausa. Ma ora dire se è solo condizione fisica è prematuro. Questa squadra ha giocato con il 4-3-3, con il 3-5-2 e con il 4-4-2. Ci sono caratteristiche di alcuni giocatori, a seconda del rientro di Coly, questa squadra può giocare a quattro o a tre. Comunque il sistema di gioco ti ferrari-daversapuò dare una mano, ma la cosa importante è l’atteggiamento. Non esiste un sistema vincente. L’espulsione di Lucarelli? Ci ha tolto il dubbio se giocare a tre o a quattro… A parte gli scherzi, sarà una mancanza importante. In un momento delicato sono cose che vanno evitate. Fulgoni? Noi siamo aperti per collaborare con tutti. Il contratto? Questi sei mesi più un altro anno, quindi fino a fine 2018.
Se ho parlato con i giocatori? No, ancora no. Ho giocato con Calaiò, Nunzella l’ho avuto a Lanciano, Lucarelli lo conosco dai tempi della nazionale militare, e poi bene o male con altri giocatori abbiamo avuto rapporti di campo come avversari o meno, ma non ho parlato con nessuno, com’è giusto che sia. La partita di oggi l’ha fatta Morrone, ed era giusto rimanere fuori. Il derby del 19? È una partita molto importante, ma dobbiamo pensare alla gara di giovedì”.