Scoperta in una casa colonica nel reggiano una “farm” di marijuana. In una serra -con impianto di irradiamento, areazione, irrigazione e centinaia di luci ad incandescenza- coltivavano 1.600 piantine. Sequestrati ben 2 quintali che avrebbe fruttato 3 milioni di euro.
I colpevoli sono finiti in manette. Si tratta di due giovani cinesi, un 20enne e un 21enne, arrestati per produzione e detenzione di droga. Il loro mercato ricopriva le province di Parma, Modena, Reggio e Piacenza oltre alla bassa lombarda.
I giovani erano ben organizzati e avevano messo su un vero proprio impero dello spaccio con sede a Novellara. A sorvegliare la loro produzione un sistema di sorveglianza sia all’interno che all’esterno.
Il casolare con le telecamere, proprio perché apparentemente disabitato, ha insospettito i Carabinieri di Guastalla. La casa, senza recinzioni, aveva le finestre ricoperte di teli di plastica nera. A pochi metri dall’entrata i militari non hanno avuto dubbi tanto era forte l’odore di marijuana che si sprigionava nell’aria. Dalla perquisizione è emerso anche che i due ragazzi cinesi abitavano lì oltre a “lavorarci”.
I Carabinieri hanno rinvenuto oltre alla serra un’altra stanza dove attraverso lampade a incandescenza avveniva l’essicazione. Il tutto corredato da un avveniristico impianto elettrico e di areazione.
Alla luce di quanto accertato i due cittadini cinesi sono stati tratti in arresto e ristretti a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta.