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Le segreterie provinciali FILLEA, FILCA e FENEAL giudicano positivo il lavoro svolto dalla XI COMMISSIONE LAVORO che, uditi i segretari nazionali delle Costruzioni, ha accolto le osservazioni e proposte, necessarie a favorire l’accesso all’APE Sociale per i lavoratori edili. Infatti è ben difficile che un lavoratore edile, cosi come previsto dalla Legge di Stabilità all’Art 25, in fase di approvazione, riesca a totalizzare 36 anni di contributi con 63/65 anni di età. Come pure è molto improbabile che un edile possa vantare gli ultimi 6 anni di lavoro interamente coperti da contributi di effettiva prestazione lavorativa.
Questo perché i lavoratori edili hanno normalmente un percorso lavorativo precario e frammentato; spesso sono assunti attraverso i contratti a cantiere e rapporti lavorativi che cessano con la fine del lavoro o dell’opera; frequenti sono le assunzioni per periodi limitati dell’anno (febbraio/ottobre), che escludono i mesi più freddi; senza contare la piaga del lavoro nero e irregolare, da sempre denunciata dai sindacati, di cui i lavoratori edili sono spesso vittime.
Nonostante queste peculiarità che caratterizzano la durezza del lavoro edile, durante l’iter di approvazione del Disegno di Legge per l’anno finanziario 2017, alla Camera il voto in aula non ha accolto i correttivi alle disposizioni in materia di accesso all’APE Sociale, indicati nella relazione al Disegno di Legge predisposto dalla XI Commissione Lavoro.
Alle condizioni oggi previste la platea di lavoratori edili che potrebbero avere i requisiti di accesso all’Ape agevolata non sarebbero che, forse, poche centinaia.
Affinché il principio “i lavori non sono tutti uguali”, non resti solo una generica enunciazione, le segreterie provinciali FILCA, FENEAL, FILLEA fanno appello ai Deputati e Senatori della provincia di Parma, in vista del passaggio al Senato del Disegno di Legge, per sollecitare l’accoglimento delle modifiche alle condizioni di accesso all’Ape agevolata per i lavoratori edili.
Questa stessa lettera aperta è stata recapitata al Senatore parmense Giorgio Pagliari.