I tentacoli della piovra su Parma. Dopo la maxi operazione Aemilia, torna prepotentemente in prima pagina l’ombra dell’ndrangheta sulla nostra città.
Nella notte tra lunedì e martedì sono finiti in manette in due, un terzo ai domiciliari, con l’accusa di organizzare a Parma l’attività di potenti cosche della ‘ndrangheta operanti tra Catanzaro e Crotone, il clan Trapasso e la ‘ndrina Tropea.
Si tratta di Massimo Colosimo e Antonio Bianco, due cugini calabresi, da tempo residenti a Parma, arrestati dalla Squadra Mobile nell’ambito della maxioperazione “Borderland”, della Dda di Catanzaro, che ha portato in manette 48 persone.
Ai domiciliari è finito Giovanni Damiano Drago, procuratore sportivo originario di Siracusa, residente a Parma, molto noto in città per la sua attività.
I provvedimenti hanno smantellato la potente e pericolosa cosca di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia Trapasso – egemone sul vasto territorio costiero a cavallo tra le provincie di Catanzaro e Crotone – e la ‘ndrina collegata dei Tropea.
Secondo gli esiti giudiziari, l’organizzazione gestiva il controllo delle coste e delle attività turistiche con estorsioni, usure, minacce, “occupazione militare” dell’area di riferimento anche attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e favoreggiatori appartenenti sia al mondo imprenditoriale che a quello delle istituzioni lato sensu inteso, tanto da poter imporre “amici” in cariche politiche di spicco, come l’elezione del vicesindaco a Crotani (CZ). Greco Francesco, riconosciuto responsabile dall’Autorità Giudiziaria di concorso esterno all’associazione mafiosa, si insediò dopo una candidatura con una lista civica.
Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso (sia in termini di appartenenza organica che di concorso esterno), nonché estorsioni, violazioni in materia di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, esercizio abusivo del credito intestazione fittiza di beni: tutti reati aggravati dalla modalità mafiose e dalla finalità di avvantaggiare l’organizzazione criminale oggetto delle indagini.
I TRE “PARMIGIANI”:
Per ciò che concerne, la provincia di Parma, sono stati raggiunti da Ordinanza di custodia cautelare in carcere il trentottenne COLOSIMO Massimo ed il trentanovenne BIANCO Antonio; mentre per il ventottenne DRAGO Giovanni Damiano il GIP presso il Tribunale di Catanzaro ha disposto la più mite misura cautelare degli arresti domiciliari.
Massimo Colosimo, detto “Massimo da Parma”, 38 anni, ex tassista prima di subire la revoca della licenza, amico di Salvatore Raimondi, fu indagato per essere stato l’autista in occasione del rapimento del piccolo Tommy.
E’ considerato l’organizzatore logistico dell’attività dell’associazione nella zona di Parma – “ha dimostrato adesione e fedeltà alla cosca di appartenenza – recita l’ordinanza di custodia cautelare – garantendo obbedienza e mettendo a disposizione le società commerciali a lui riconducibili”.
In sintesi, coordinava le teste di legno, forniva Sim non riconducibili e appoggio per le attività di riciclaggio, compreso un progetto di investimento immobiliare in Svizzera, poi non andato a buon fine.
Vicino a Leonardo Trapasso, Colosimo intratteneva rapporti diretti con Michele Bolognino, uno dei capi del clan Grande Aracri arrestato nell’ambito dell’inchiesta Aemilia, e con Giuseppe Richichi.
Antonio Bianco detto “U Cattivu”, 39 anni, è invece considerato un referente della cosca dei Tropea, legata a quella dei Trapasso come referente della cosca di Cropani Marina nel territorio di Parma, con continue spole tra Catanzaro e Parma.
Dopo un coinvolgimento nelle attività economiche del cugino” Colosimo Massimo, si sarebbe avvicinato al Clan Tropea, ponendosi a disposizione dei capi dello stesso, partecipando assiduamente alle udienze processuali in cui erano parte ed interessandosi, nella provincia di Parma, nelle attività di concessione di prestiti riconducibile alla cosca
Giovanni Damiano Drago, 31 anni, procuratore sportivo, ex coordinatore dei giovani dell’Italia dei Valori piuttosto noto a Parma, se l’è cavata coi domiciliari con divieto di comunicare all’esterno. Deve rispondere di un episodio di violenza privata, aggravato dal metodo mafioso, avvenuto nel 2014: avrebbe incaricato Colosimo Massimo affinchè un cittadino extracomunitario rinunciasse ad un credito vantato nei suoi confronti per una somma di 200 €, e questi, accompagnato da Richici Giuseppe, lo avrebbe violentemente picchiato imponendogli di non avvicinarsi.
I nomi degli arrestati:
Giovanni Trapasso, alias zio Giovanni. Cutro 16/07/1948
Leonardo Trapasso alias Nanà.
Vincenzo Trapasso alias Cecè, 04/01/1951
Pierpaolo Caloiro, Crotone 29/06/1979
Stefano Cosco Roberto, Petronà 16/05/1976
Antonio Viscomi, alias Chitarra 24/05/1976
Giuseppe Macrì Graziano, Catanzaro 29/03/1979
Eliseo Mercurio, Catanzaro 22/08/1973
Antonio Mancuso, Catanzaro 22/08/1981
Rosario Falsetti, Crotone 11705/1967
Salvatore Macrì, Cropani 21/08/1968
Giuseppe Mancuso alias capitano, 6/11/88
Gianfranco Palaia, Catanzaro 02/06/1976
Salvatore Stanizzi, 10/05/84
Massimo Zofrea, Catanzaro 19/04/1970
Vito Borelli, Catanzaro 20/04/1976
Massimo Colosimo, Catanzaro 23/6/78
Giuseppe Quintino, 23/12/1976
Vincenzo Niutta, Torino 26/03/68
Antonio Taverna, Crotone 13/11/89
Carmine Taverna, Cutro 23/03/60
Francesco Talarico alias zio Franco, Sersale 10/02/56
Pasquale Talarico, 27/01/69
Vincenzo Talarico alias Gagumidda , Sersale 24/03/52
Giovanbattista Talarico, Sersale 12/09/75
Francesco Greco inteso Raffaele, Cropani 10/12/63
Raffaele Bubbo, Petronà 13/12/69
Giuseppe Tropea, Cropani 14/09/77
Carmine Tropea, Catanzaro 12/07/86
Renzo Tropea, Catanzaro 02/10/84
Francesco Tropea, Catanzaro 19/01/95
Vincenzo Tropea, Catanzaro 22/07/52
Alex Correale, 16/12/93
Gianluca Colosimo, Palermo 29/12/85
Gregorio Aiello, Catanzaro 17/10/75
Salvatore Aiello, Catanzaro 23/12/70
Antonio Bianco alias U Cattivu, Sersale 09/04/77
Rosetta Esposito, Sersale 02/03/76
Domenico Esposito, Sersale 24/02/78
Luigi Greco detto Gino, Cropani 19/02/53
Klodian Himeti, Albania 01/07/82
Giovanni Damiano Drago, Augusta 26/09/85
Giovanni Colosimo
Alessandro Cosco
Maurizio De Fazio
Giuseppe Mancuso
Giuseppe Palaia
Rolando Russo