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Salvini a Parma per le ragioni del No al referendum (foto-video)

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Ha fatto tappa anche a Parma il tour del segretario di Lega Nord, Matteo Salvini, per il No al referendum.

Presso l’hotel Mercure di via Verdi, Salvini ha espresso la sua ferma posizione sul referendum costituzionale fortemente spinto dal premier Matteo Renzi e spiega perché, secondo gli oppositori, la “sua” riforma non risolva i problemi ma, anzi, ne crei di nuovi”.

Presenti al fianco di Salvini il segretario provinciale di Parma, Emiliano Occhi, il segretario dell’Emilia, Gianluca Vinci, e Armando Siri, ideatore della proposta Flat Tax 15%. Tra il pubblico anche il consigliere regionale Fabio Rainieri e il giovane sindaco di Fontevivo Tommaso Fiazza.

“Il voto di domenica influira’ anche su Parma – ha dichiarato Salvini – se passa il Si c’e’ una clausola di supremazia che da sempre l’ultima parola allo stato centrale. Potete votare il sindaco piu’ bravo che volete, che puo’ decidere di abbassare al minimo le tasse ma lo stato potra’ sempre dire di no”.

Sono 10 i punti su cui si basa la campagna della Lega Nord in giro per il Paese. Primo tra tutti la non diminuzione dei costi della politica. Secondo gli oppositori si avrebbe una riduzione di soli 50 milioni di euro eliminando l’attuale Senato a fronte di un aumento di 300 milioni che sarebbero spesi per l’introduzione della nuova legge elettorale. Le nuove regole di elezione dei senatori creerebbe inoltre una casta che, oltre a ricevere lo stipendio di sindaci o consiglieri regionali otterrebbero ingenti rimborsi spesa e una immunità che li renderebbe “intoccabili” per l’accusa di abuso d’ufficio. “Con questa riforma si crea un “refugium peccatorum” per gli amministratori locali con problemi di giustizia” spiega la Lega. I deputati e nuovi senatori non avranno poi il vincolo di mandato: per i parlamentari che cambiano partito durante la legislatura non ci sarà l’obbligo di “mollare la poltrona”.

Caro a Salvini anche il rapporto di sudditanza che si andrebbe a creare con l’Unione Europea: introduce in Costituzione delle clausole che subordinano l’Italia all’Unione Europea oltre a non consentire agli italiani di esprimersi su trattati e temi riguardanti l’Europa.

Secondo Salvini le future modifiche della Costituzione saranno poi rese ancora più difficili: “rende sostanzialmente intoccabile la Costituzione: ogni modifica richiederà il voto di una Camera e di un Senato eletti in tempi e modalità diverse, e composti verosimilmente da maggioranze diverse”. Più difficile anche la creazione di nuove leggi, la riforma moltiplicherebbe i percorsi legislativi. “Non è vero che l’Italia è lenta, dipende dalla volontà dei Parlamentari. Si pensi alla legge Fornero che ha rovinato milioni di Italiani. E’ stata approvata in soli 16 giorni”.

“Tagli indiscriminati anche agli enti pubblici” invece di premiare le realtà locali virtuose. Per Salvini anche una diminuzione di democrazia diretta quando la riforma triplica da 50mila a 150mila le firme per presentare disegni di legge di iniziativa popolare e rimanda ad una futura legge costituzionale i referendum propositivi.

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