E’ deciso, le primarie del Partito Democratico di Parma si terranno il 19 febbraio. La data è stata scelta a unanimità durante l’assemblea che di è tenuta oggi, 27 novembre, presso il circolo Zerbini. Riuniti quindi i militanti del PD cittadino e provinciale.
L’incontro aveva appunto lo scopo di definire le regole per le primarie da cui spunterà definitivamente il nome del candidato sindaco per il centro sinistra.
Le candidature dovranno essere presentate entra il 22 dicembre, accompagnate da 500 firme entro il 10 gennaio. Si auspica inoltre che chiunque si candidi debba prima dimettersi da altre cariche pubbliche, non un obbligo quindi ma un caloroso “consiglio”. Il 13 gennaio verranno presentati i nomi dei candidati alle primarie e per un mese si avrà la campagna elettorale.
Il regolamento sembra dato per certo ma in realtà dovrebbe attendere ancora l’approvazione degli altri partiti di centro sinistra perché le primarie non sono di partito ma della coalizione che si presenterà alle elezioni amministrative.
Il regolamento non ha messo tuttavia tutti d’accordo. Qualche critica è stata mossa durante i vari interventi dei presenti. Primo fra tutti l’avvocato Cacciani che l’ha definito un brutto regolamento politiche e che costringe a guardare ai civici per raccogliere il consenso cittadino.
Massimo Rutigliano ha sciolto definitivamente i dubbi dichiarando che non si candiderà. L’aveva detto “se le primarie non si faranno entro il 4 dicembre, prima del referendum, mi ritiro”.
Qui di seguito il video dello streaming dell’incontro:
https://www.facebook.com/pdparmacitta/videos/631931283634870/
“Per me le primarie non sono lo strumento per una lotta interna nel PD” ha dichiarato Lorenzo Lavagetto che ha commentato anche su Facebook:
“Sono contento perché per mesi ho chiesto pubblicamente una cosa semplice, facciamo pure due. 1) Che la sfida di Parma 2017 sia giocata a viso aperto, emozionando Parma e pensando alla Città, non alle bandierine di partito da piantare in Comune. 2) E che quella sfida sia giocata nell’unico modo capace di emozionare e far partecipare: con primarie apertissime e vere, con un percorso e scadenze decise prima del referendum.
Perché rendere l’assemblea pubblica attraverso lo streaming? “La cosa era nata quasi per scherzo – continua il segretario PD cittadino – ma poi l’abbiamo letta sui giornali in queste ore e abbiamo detto: perché no. E’ bellissimo che tutta la Città possa ascoltare le varie proposte e le motivazioni connesse. Qualcuno mi ha già detto che è meglio non farlo, ma se le nostre discussioni sono on line a livello nazionale, possiamo essere altrettanto trasparenti anche qui. Domenica sarà il giorno di una svolta possibile e trovo emozionante poterne parlare davanti a tutta la Città”.
Infine solidarietà per il sindaco Pizzarotti che in questi giorni sta ripensando alla sua ricandidatura: “Vorrei dire al Sindaco Pizzarotti che se qualcuno lo sta minacciando nella sua privacy o in quella della sua famiglia ha tutta la mia solidarietà. Non apprezzo come ha governato Parma, ma so che senza solidarietà tra le persone, la politica vale meno di nulla. Quindi suggerisco al Sindaco di andare a denunciare quello che sa (ammesso che non l’abbia già fatto), perché fa male alla Città leggere che il Primo Cittadino sta pensando di non candidarsi per non incappare nella macchina del fango.”