Per il referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre il Comune di Parma è costretto a impiegare dipendenti comunali di diverse strutture per “prestazioni straordinarie per le incombenze necessarie per il corretto svolgimento degli adempimenti preparatori e conclusivi delle consultazioni elettorali”.
Questo per un costo di 100 mila e 200 euro. Sommate al costo dei 1.062 scrutinatori scelti di circa 115 mila euro (leggi Referendum costituzionale: costerà a Parma minimo 115mila euro per gli scrutinatori) si arriva a circa 215 mila euro.
Il Comune ha inoltre stanziato 38 mila euro per i servizi informatici legati al voto. Sinora sono 253 mila euro i soldi spesi dall’amministrazione per far fronte al referendum.