Doveva essere la partita del rilancio, è stata quella del tracollo per il Parma, passato in vantaggio poi affondato dal poker del Padova che gancia i ducali in classifica, insieme al Gubbio.
C’è poco da dire, se non che è una disfatta: iniziata con 20 minuti di champagne, è finita nel whisky. Quello in cui affondarsi, per dimenticare un pomeriggio grigio, gelido, in cui l’inverno si è portato via anche i sogni di gloria del Parma, uscito sotto i fischi impietosi, i buu e le grida di una curva incredula, delusa, senza parole.
Il Padova ha fatto il Parma: ha giocato. Trovando terreno fertile come burro contro 11 talenti disorganizzati, in campo fuori ruolo, spaesati. Un’armata Brancaleone spersa che sull’1-3 anziché reagire ha smesso di giocare.
LA PARTITA – Il Parma, per riscattare il pareggio di Macerata, la delusione della vetta mancata, la settimana scomoda, il Padova per non sganciarsi dal treno dei primi. Apolloni cambia qualcosa: fuori Scavone, dentro Simonetti. Saporetti viene confermato in difesa, mentre in attacco si rivede il tandem Evacuo – Calaiò, a Nocciolini la fascia destra al posto di Mazzocchi.
Formazione come da pronostico invece per i veneti di Oscar Brevi, che partono con un buon possesso palla anche se la prima occasione è di marca casalinga: al sesto Nocciolini lancia Calciò che calcia al volto, alta non di molto.
Tre minuti dopo ancora Parma, Corapi si avventa su una palla persa da Calaiò e fa partire un bolide, Bindi in volo dice di no.
Intorno al 15esimo inizia a farsi vedere la squadra ospite: prima Zommers si supera in uscita su Altinier lanciato da Dettori, poi Saporetti chiude nuovamente sull’attaccante di origini mantovane rimediando a un errore in costruzione di Capitan Lucarelli.
E’ il 20esimo, e il primo bilancio è di una bella gara, piacevole.
Che per il Parma si potrebbe mettere in discesa al 27esimo, quando Calaiò intercetta un rinvio di Emerson su tiro di Corapi e da fuori area, in precario equilibrio, inventa una palombella lenta e precisa che si infila in rete pescando Bindi fuori dai pali.
Vantaggio rocambolesco, che dura poco più di un minuto: sull’azione immediatamente successiva, Saporetti e Zommers non si capiscono, ne approfitta Altinier che rimette i giochi in parità.
La sensazione è che non sia finita li, la gara è vibrante, fatta di capovolgimenti di fronte continui. Al 33esimo ancora gli ospiti con Altinier, che vola sulla fascia come fosse Maradona, sfiorano il raddoppio. Risponde Corapi, servito da un tacco di Calaiò, ma gli chiude la porta Bindi.
Sulla ripartenza, il vantaggio ospite: è ancora Altinier, lanciato da Algafeme con la complicità di un’altra incomprensione tra Saporetti e Zommers. E’ due a uno Padova, e per il Parma si mette in salita.
Il centrocampo si inceppa, Canini inizia a sbagliare, il Tardini, a mugugnare. Poteva essere una prima frazione di festa, si trasforma in un incubo. In chiusura, un sinistro a giro di Nocciolini finisce fuori di poco, ma è Canini, a rubare la scena, coronando un primo tempo pessimo con l’ammonizione.
Ciliegina sulla torta, il parziale di Reggio Emilia, con i cugini in vantaggio due a zero sull’Albinoleffe a coronare il gelo sceso sullo stadio.
IN TRIBUNA IMBORGIA E VALENTINI – E regaliamoci una botta di vita con un po di gossip: in tribuna, insieme ad Andrea Valentini (nel 2014 ad del Padova nella gestione di Diego Penocchio, ex numero due di Ghirardi a Parma, poi indagato, insieme allo stesso Valentini, per aver nascosto scambi di calciatori come fossero figurine tra il vecchio Parma FC e il Padova) Nino Imborgia, storico collaboratore di Pietro Leonardi. con il giubbotto del defunto Parma Fc. Giusto per far diventare la rabbia nausea.
RIPRESA – Apolloni cambia qualcosa, cercando di correre ai ripari: fuori Giorgino dentro Miglietta, forse si potrebbe osare un po di più…invece no, Criss si piazza avanti alla difesa e via.
Il Parma spinge, il Padova segna. E’ il 53esimo quando Favalli la scodella in mezzo, la difesa resta inerme nella propria apnea, vanno sulla palla Altinier e Mazzocco, di quest’ultimo il tocco vincente con Zommers che non trattiene. 1-3, il gelo diventa dramma sportivo al Tardini.
I ducali rischiano il tracollo, Alfageme sfiora il quarto gol, Russo, al 67esimo, lo trova. Il Tardini inizia a sfollare, in campo le idee (poche) lasciano spazio al nervosismo.
Lucarelli si fa ammonire per un fallo su Dettori, Evacuo lascia il posto a Guazzo tra i fischi, mentre il Padova fa tutto ciò che vuole sul campo, dove piovono fischi a bordate.
Il Tardini è sotto shock, Nocciolini e Guazzo tentano di tenere a galla una barca che sprofonda, agganciata in classifica dal Padova e dal Gubbio. Perfino i cinque minuti di recupero paiono una spettrale presa per i fondelli.
E’ un brutto, bruttissimo giorno al Tardini: sul Parma scendono buio e inverno. C’è poco, pochissimo, da dire, fa troppo male pensare.
TABELLINO
Parma – Padova 1-4
Marcatori: 26′ Calaiò (PR), 28’e 36′ Altinier, 53′ Mazzocco, 67’Russo (PD)
PARMA: Zommers, Canini, Saporetti, Corapi, Lucarelli, Giorgino (46′ Miglietta), Nocciolini, Calaiò, Nunzella, Simonetti (60′ Mazzocchi), Evacuo (75′ Guazzo). A disp: Coric, Baraye, Melandri, Benassi, Ricci, Dodi, Scavone, Messina, Fall. All: Apolloni
PADOVA: Bindi, Favalli (63′ Tentardini), Dettori, Mandorlini, Altinier (77′ Neto), Madonna, Mazzocco, Russo, Alfageme (83′ Germinale), Cappelletti, Emerson. A disp: Favaro, Filipe, Fantacci, De Risio, Pereira, Sbraga, Monteleone, Gaiola, Boniotti, Marcandella. All: Brevi
Ammoniti: Dettori (PD), Canini, Lucarelli (PR)