E’ stato presentato da nidi e scuole d’Infanzia del Comune di Parma il progetto di avvicinamento alla lingua inglese rivolto ai bambini dai 24 mesi ai 6 anni.
Il progetto è stato cofinanziato da Intesa Sanpaolo e dalla vicesindaco, Nicoletta Paci, che ha devoluto il 10% dei propri emolumenti percepiti come Vicesindaco, proprio per questa finalità.
Sindaco, Vicesindaco e Presidente del Consiglio Comunale, infatti, all’inizio del mandato avevano scelto come linea quella di rinunciare al 10% del proprio stipendio da devolvere per progetti o finalità meritevoli.
All’incontro erano presenti la Vicesindaco Nicoletta Paci, insieme a Rossana Allegri, responsabile scuole dell’infanzia del Comune di Parma, Lisa Bertolini, responsabile dei Nidi d’Infanzia, le formatrici di lingua inglese Donatella Bergamaschi e Maura Calzetti, in collaborazione con Dragomanno, rappresentata da Federica Vettori, e il direttore Retail Parma Centro di Intesa Sanpaolo Luigi Santi.
Come ha introdotto la Vicesindaco Paci, si è trattato di un’occasione per conoscere, riflettere, e mettere in luce la ricchezza di un percorso, rilanciato negli ultimi quattro anni, che connatura profondamente l’offerta educativo-didattica del Servizio mettendola in connessione con il Suo patrimonio pedagogico.
La maturazione del percorso di avvicinamento alla lingua inglese nella Scuola dell’Infanzia ha permesso di estenderlo anche ai servizi sperimentali 0/6 e alle sezioni grandi dei nidi d’infanzia, abbassando di molto la fascia anagrafica e di fatto ampliando l’offerta formativa ad un target infantile più vasto.
Elemento, quest’ultimo, che si configura come profondamente innovativo, dove l’innovazione è figlia di un percorso maturativo metodologicamente fondato.
Innumerevoli sono infatti gli studi che dimostrano quanto i primi tre anni di vita dei bambini siano i più importanti in tema di apprendimento e quindi anche nell’apprendimento di una lingua straniera. Nello specifico il progetto si caratterizza come percorso ludico e di scoperta: un modo efficace e formativo per avvicinare i bambini alla conoscenza di una nuova lingua.
Gli aspetti innovativi del progetto, che rispetto l’anno passato, coinvolge circa 200 bambini in più,sono i seguenti: grande coinvolgimento dei più piccoli ovvero estensione del progetto ai bambini dei nidi d’Infanzia in età compresa fra i 24 e i 36 mesi; maggiore flessibilità nelle proposte educative, sempre più inserite nel progetto di scuola, anche attraverso l’incontro con ragazzi madre lingua, appartenenti al programma Erasmus; introduzione del personaggio guida ovvero un pupazzo, personaggio mediatore che quotidianamente interagisce nel corso della giornata educativa; -allestimento di uno spazio dedicato “English Corner” dove tutti parlano, cantano giocano in inglese. Questo spazio si arricchisce ogni anno e si possono trovare materiali inerenti alle attività della lingua straniera.
L’importanza del “pupazzo – personaggio guida” è stata specificata dalle formatrici Donatella Bergamaschi e Maura Calzetti, che lo hanno descritto come un elemento di coinvolgimento attivo e di apertura verso le altre culture, soprattutto per i bambini più piccoli. Allo stesso modo Federica Vettori di Dragomanno ha sottolineato come appassionarsi da molto piccoli ad una lingua significhi farla propria e interpretarla come una ricchezza, non come un idioma differente dal proprio abituale.
Come hanno spiegato Rossana Allegri e Lisa Bertolini, il progetto è unico nel suo genere, inserendosi con naturalezza nella progettazione generale dei servizi ed evitando esperienze frammentate o parziali, dato che l’insegnante/educatrice di “inglese” è la stessa che opera nella sezione. La scelta di scommettere quindi sulla formazione del personale interno al Servizio è una scelta fondata sulla consapevolezza che la qualità dell’offerta formativa non proviene da una logica “aggiuntiva” in virtù della quale le opportunità formative si sommano l’una accanto all’altra senza connessioni di significato e di esperienze, ma che queste derivano il loro senso dalla loro capacità di dialogare e trattenere coesioni interne, per restituire ai bambini il senso di una coerenza pedagogicamente fondata.
Inoltre, facendo proprie le ricerche psico-pedagogiche, il programma favorisce l’avvicinamento alla lingua inglese sollecitando la curiosità dei bambini e sostenendo la loro voglia di conoscere e di comunicare: viene così lasciato spazio alle formulazioni di ipotesi sulle possibili interpretazioni e sui significati di parole e situazioni, dando voce alle emozioni vissute dal personaggio che vive e racconta la sua storia.
Privilegiando il gioco e la relazione tra bambini, insegnante e personaggio guida (solitamente un pupazzo) che interagisce con i piccoli partecipanti, viene favorito l’apprendimento, attraverso i meccanismi di identificazione e proiezione, in grado di stimolare la creatività e l’immaginario dei bambini/e.
“Intesa Sanpaolo è lieta di sostenere il progetto di lingua inglese nelle scuole d’infanzia realizzato del Comune di Parma. – ha commentato il direttore Retail Parma Centro della banca Luigi Santi – Intesa Sanpaolo rappresenta la continuità storica sul territorio di Banca Monte Parma e conferma la vocazione a continuare ad essere banca del territorio, a supporto della realtà sociale e dell’economia della città”.
“Operiamo ogni giorno per dare nuovi strumenti ed opportunità di crescita all’economia locale, – ha aggiunto Santi –per mettere a disposizione di famiglie ed imprese i servizi di una banca ben radicata e vicina alle loro esigenze, insieme alla forza di un grande gruppo creditizio internazionale”.