Via libera della Giunta al Documento propedeutico all’adozione della Variante Generale al Piano Strutturale Comunale.
L’assessorato all’urbanistica ed edilizia, guidato da Michele Alinovi, ha quindi aggiunto un tassello fondamentale nel percorso verso il nuovo Piano Strutturale Comunale. Viene ribadito il no al consumo di suolo e il sì alla riqualificazione e rigenerazione urbana.
Per la prima volta il Piano si propone con previsioni che riducono l’estensione del territorio urbanizzato ed urbanizzabile rispetto a quello previsto nella passato strumento di pianificazione. Si tratta di una scelta che tiene conto delle mutate condizioni socio economiche e di una mutata sensibilità sul tema dello sviluppo urbanistico.
Riqualificare quindi vecchi edifici, andare verso percorsi di rigenerazione urbana, come prospettato nei nuovi orizzonti del PSC tenendo conto di una nuova consapevolezza in tema di sostenibilità ambientale.
I principi che informano il nuovo documento di programmazione urbanistica sono quelli della riqualificazione urbana e rigenerazione, rafforzamento rete di servizi socio culturali, sistema di perequazione insediativa, sicurezza idraulica e valorizzazione dello spazio rurale periurbano.
Il nuovo strumento di pianificazione urbanistica è in linea con i cambiamenti in atto legati al tema delle problematiche ambientali, della sicurezza sismica e della sostenibilità, alla luce della nuova legge urbanistica regionale. Vengono inoltre introdotte strategie innovative su temi quale lo spazio rurale, le frazioni, le aree produttive più antiche, i contenitori storici, i processi di riqualificazione urbana, i quartieri, il trasporto pubblico, i parchi urbani e la perequazione urbana.
Nell’ottobre 2013 si è tenuto il Forum permanente per lo sviluppo di politiche territoriali integrate, promosso dall’assessorato all’urbanistica ed edilizia del Comune.
In quell’occasione furono presentati i principi fondativi del nuovo PSC dall’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Parma. A seguito dell’esondazione del Baganza del 13 ottobre 2014, si è reso necessario intervenire nuovamente sull’iter di approvazione del Piano attraverso la rivalutazione dei contenuti del Piano alla luce degli eventi verificatosi e delle successive indicazioni degli Enti preposti alla tutela idraulica ed ambientale; oltre all’avvio di un processo partecipativo che, alla luce del forte impatto emotivo sulla cittadinanza generato dall’evento calamitoso, aumentasse la consapevolezza e la sensibilità dei cittadini relativamente al tema della tutela e sicurezza del territorio e consentisse, nel contempo, una più ampia condivisione delle scelte strategiche in tema di sviluppo urbanistico e sicurezza idrogeologica.
E’ seguito, nel maggio 2016, il “Percorso partecipativo del nuovo PSC” con diversi incontri aperti a portatori di interesse, tecnici e operatori del settore. Nell’ottobre di quest’anno gli incaricati estensori della Variante al PSC hanno presentato il Documento di Raccordo della Variante Generale al PSC con il Documento Preliminare, presentato alla Conferenza di Pianificazione.
La variante prevede oltre che ad un’ulteriore riduzione del consumo di suolo, l’accentuazione e l’articolazione della scelta preferenziale nei confronti della riqualificazione e rigenerazione urbana, l’orientamento della politica dei servizi a privilegiarne l’efficacia e la fruibilità piuttosto che ad estenderne l’estensione, le politiche per la messa in sicurezza del territorio con particolare riferimento alla tutela dagli alluvionamenti, l’opzione per una gestione pro-attiva delle politiche per il paesaggio periurbano che sottolinea il ruolo e la multifunzionalità delle aziende agricole.