Nella prestigiosa cornice del Teatro Regio è stata presentata oggi, 15 novembre, la nuova guida Michelin. La guida si presenta con un nuovo look e tante novità. Per la prima volta la cerimonia non si è tenuta nella tradizionale location. Parma, nominata città creativa della Gastronomia Unesco, ha spodestato Milano.
Presenti in rappresentanza della città il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore al turismo Cristiano Casa. Il sindaco, durante la presentazione, ha annunciato un’idea, creare a Parma un Museo della Gastronomia: “Abbiamo avuto festival che parlano di cibo ma dovremo continuare a crearne altri. Ora vorremmo creare un museo nazionale della gastronomia a Parma, coinvolgendo non solo le realtà locali ma anche quelle nazionali”. Il sindaco ha anche ricordato l’industriale dell’olio recentemente scomparso, Paolo Coppini:“So che sarebbe stato felice di essere qui oggi”.
A Parma si confermano a una stella Ikiostro e Parizzi, a Polesine l’Antica Corte Pallavicina. Cattive notizie tuttavia per il Tramezzo che perde la stella. Tutti i ristoranti “3 stelle” presenti in Italia hanno invece visto rinnovato il riconoscimento. Sono 343 gli stellati nel Paese. L’Italia si aggiudica così il secondo posto per numero di stellati nel mondo, preceduta solo dalla Francia.
La giornata della Guida Michelin continuerà con la consegna di due premi speciali per altrettanti chef stellati, alle 19, al Teatro Farnese (Awards Ceremony). Alle 20,30 la cena di gala nel Palazzo della Pilotta.
Con il lancio della Guida Michelin Italia 2017, la selezione dei ristoranti si troverà tra le pagine della “Rossa”, sulla App e in rete. Dal 15 novembre 2017, collegandosi a www.guida.michelin.it, la Guida si trasforma in un motore di ricerca che permette di scegliere un ristorante secondo gusti, occasioni, budget. A ogni ristorante corrisponde una descrizione dettagliata, con contenuti esclusivi sui ristoranti stellati e gli chef.
La 62a edizione della Guida Michelin cambia anche look ma lo sguardo sull’Italia rimane lo stesso. La Guida è una “fotografia” di una variegata situazione culinaria, una selezione della migliore cucina e accoglienza offerte dal Bel Paese. La qualità della cucina resta il criterio principale di classificazione. Il cambiamento riguarda la grafica e i contenuti, per renderla più facile e piacevole da consultare per il lettore.
Gli ispettori lavorano in base a criteri rigorosi, comuni a tutti i 28 paesi in cui è presente la Guida e le valutazioni sono il risultato di riunioni collegiali.
Il nuovo look – Nella Guida Michelin 2017, per ogni località sono elencati prima i ristoranti, poi gli alberghi, gli agriturismi e i b&b. Tra i ristoranti, i primi che compaiono sono gli stellati.
Ai simboli noti (stelle, Bib Gourmand) se ne aggiunge un altro, il piatto: il piatto indica i ristoranti che propongono un buon pasto con prodotti di qualità. Dopo i simboli, che sintetizzano al primo colpo d’occhio la qualità, due parole chiave in giallo descrivono il tipo di cucina (mediterranea, creativa, ….) e l’ambiente (rustico, accogliente, di design. ….).
Esordisce la rubrica “Ci Piace”: sono i suggerimenti degli ispettori che segnalano le tappe imperdibili – un relais romantico, una dimora storica dalla suggestiva “camera con vista“, un ottimo ristorantino. Un breve testo da leggere come se fosse il consiglio di un amico.
Sono 5 i nuovi ristoranti 2 stelle, 28 le new entry a una stella e 9 le stelle confermate con cambio chef; 260 i nuovi Bib Gourmand.
Nella 62a edizione della Guida MICHELIN Italia confermano di avere una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le 3 stelle Michelin, gli 8 ristoranti dell’edizione 2016:
Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano.
Sono 41 i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le 2 stelle Michelin. Tra questi, 5 novità di cui una conferma: Danì Maison, Terra, Locanda Margon, Seta, Enrico Bartolini.
Sergio Lovrinovich, Caporedattore della Guida MICHELIN Italia: “La Guida 2017 è un viaggio in Italia che davvero suggerisce… molte deviazioni. Danì Maison di Nino di Costanzo, a Ischia, è un viaggio nella tradizione partenopea scandito dai suoi classici, che passa per un giardino dai colori arcobaleno. È la novità più significativa al centro-sud.
Al nord, due belle novità: la cucina aromatica di Schneider al ristorante Terra, in Val Sarentino, e la sicura mano di Alfio Ghezzi alla Locanda Margon, a Trento, maturata negli anni e ben sostenuta da una maison di vini di alta qualità.
Due novità a Milano, città dalla clientela esigente, cosmopolita e appassionata di arte, che ben si addice ai due ristoranti Seta, al Mandarin Oriental Hotel, ed Enrico Bartolini al Mudec, Museo delle Culture in zona Navigli.
È indubbio che il 2017 sia l’anno di Enrico Bartolini, che realizza il “triplete” da quattro stelle, fregiandosi di una nuova stella con la rinascita di uno storico locale a Bergamo Alta, ora Casual Ristorante, di un’altra nuova stella in Località Badiola a Castiglione della Pescaia con La Trattoria Enrico Bartolini, e vede al Mudec l’assegnazione delle due stelle.”
Lo studio “Taste Tourism”, condotto da JFC nel 2016 sui ristoranti stellati italiani, ha stimato in 282 milioni di euro il fatturato indotto generato dai clienti dei ristoranti che soggiornano sul territorio, spesa che non comprende il conto pagato al ristorante stellato.
“Da dove provengono i clienti dei ristoranti stellati Michelin? Per quanto riguarda l’Italia, la maggior parte della clientela è residente in Lombardia, poi in Piemonte ed a seguire in Emilia Romagna; queste tre regioni generano il 28,5% del totale della clientela italiana dei ristoranti stellati nazionali.
Sono invece americani i principali “fan” stranieri della cucina stellata italiana (rappresentano il 21% sul totale della clientela straniera), seguiti da quelli inglesi (14,2%), da quelli francesi (9,2%) e giapponesi (8,2%). Ancora: i clienti cinesi (6,9%), quelli belgi (6,6%), gli svizzeri (5,8%), i clienti provenienti dai Paesi Scandinavi (5,2%) e dalla Germania (4,5%).”
Anche in questa edizione spiccano molti giovani talenti, ai quali viene assegnata per la prima volta l’ambita stella. Tra le 33 novità, infatti, 10 chef hanno un’età inferiore ai 35 anni. Mentre tra i 9 ristoranti che confermano la stella con cambio chef 5 hanno meno di 30 anni.
La Lombardia conferma il suo primato per numero di stellati: 58 ristoranti e 6 novità.
Le regioni invece con più ristoranti Bib Gourmand sono:
Emilia Romagna 33 = (4 novità), Piemonte 29 = (4 novità), Lombardia 29 = (2 novità), Veneto 25 =, Toscana 21 = (1 novità).