“Si è celebrato ieri lo sciopero generale del settore dell’edilizia contro gli infortuni e le morti sul lavoro. Una mobilitazione – come spiega Antonino Leone, segretario generale della FILLEA CGIL provinciale – nata per denunciare come gli infortuni mortali non siano né una fatalità né una tragica casualità, ma come invece siano il frutto avvelenato di una sottocultura d’impresa che considera i temi della prevenzione e della sicurezza vincoli che ostacolano il lavoro o costi da tagliare. Una iniziativa che, all’indomani, merita una riflessione a freddo”.
“Colpevole dei troppi incidenti – dice Leone – la crisi che ha favorito la crescita del lavoro nero e irregolare, ma anche la miopia del Legislatore che negli anni ha generato mostri giuridici: voucher, liberalizzazione delle partite Iva, massimo ribasso, depotenziamento del DURC (documento unico di regolarità), e ridotto drasticamente investimenti e organici del sistema ispettivo”.
“Oggi stiamo assistendo ad una progressiva deregolamentazione del settore dell’edilizia. Le inchieste della magistratura (v. Aemilia) hanno evidenziato come il fenomeno delle infiltrazioni criminali nel settore edile sia penetrato in profondità in territori che ritenevamo fossero immuni. I dati INAIL ci consegnano una drammatica scia di sangue che nel settore edile rispetto al 2015 registra un incremento del 27,8% con 92 infortuni mortali nei cantieri, con una incidenza maggiore tra gli over 60“.
“È necessario e urgente rafforzzare i controlli e le sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro. L’impegno del sindacato attraverso i responsabili alla sicurezza impegnati negli Enti paritetici lo si è voluto riaffermare nell’iniziativa svoltasi a Parma in occasione della mobilitazione nazionale attraverso la convocazione di una assemblea in sciopero con i lavoratori della NAU soc. coop. dove, appena un mese fa, si è verificato un drammatico incidente mortale in cui ha perso la vita un giovane ventenne. Un’assemblea in cui le organizzazioni sindacali hanno lasciato la parola ai Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali e ai tecnici del Comitato Paritetico Territoriale della locale Casa Edile, che hanno trattato i temi della prevenzione e della sicurezza. Convinti che i lavoratori tutti debbano appropiarsi di tutti gli strumenti e le conoscenze utili a rivendicare con forza il “diritto ad un lavoro per la vita”, ad un lavoro con #zeroinfortuni”.