Il consigliere M5S, Andrea D’Alessandro, si dissocia dalla politica del sindaco Pizzarotti sull’aeroporto Verdi. D’Alessandro, l’unico rimasto pentastellato dopo la decisione dei suoi compagni di fondare Effetto Parma, aveva promesso durante quel Consiglio Comunale dell’11 ottobre la sua fiducia e il suo pieno appoggio alle decisioni del suo gruppo.
Ora il consigliere 5 stelle, tramite un comunicato, dichiara ufficialmente i suoi dubbi e la sua disapprovazione sul piano industriale che punta sui cargo dell’aeroporto di Parma:
“Il consigliere Andrea D’Alessandro e il gruppo “Movimento 5 Stelle Parma” condividono le preoccupazioni di Legambiente e dei cittadini del quartiere Golese. Per questo abbiamo intenzione di promuovere un incontro aperto con la cittadinanza per parlare dell’Aeroporto di Parma.
Secondo noi è necessario approfondire adeguatamente, oltre all’importante impatto ambientale anche le ricadute da un punto di vista di vivibilità dei quartieri limitrofi alla struttura aeroportuale. Inoltre occorre poi valutare anche l’impatto economico complessivo, in quanto l’investimento necessario all’ampliamento della pista e al completamento del nuovo piano industriale è considerevole.
Negli ultimi anni è stato ampiamente dimostrato che l’aeroporto ha fortissime difficoltà a raggiungere un livello di sostenibilità economica al punto da essere costretto a richiedere la cassa integrazione per gli attuali dipendenti dello scalo. Per di più ci troviamo in un momento difficile nel settore economico Cargo, in cui la marginalità è sempre più ridotta anche per aeroporti più organizzati e con maggiori volumi come ad esempio Milano Malpensa.
Allargando il ragionamento ad un area più ampia della sola nostra provincia e superando anche il concetto di Area Vasta di riferimento, bisognerebbe porsi queste domande:
1) In una regione come l’Emilia Romagna, nel contesto allargato del Nord Italia, ha senso mantenere tutti gli aeroporti attuali?
2) E’ strategico impiegare così tante risorse finanziarie (in maggior parte pubbliche) per un aeroporto che si trova a un’ora d’auto da quello di Bologna o Milano Linate?
3) Ha senso creare un aeroporto Cargo a due ore d’auto da Milano Malpensa?
4) Quanto traffico su gomma (camion) intercetterebbe l’aeroporto di Parma?
Il nostro pensiero è che queste risorse possano piuttosto essere utilizzate per altri scopi, ad esempio per potenziare la rete ferroviaria tra le città emiliane, e gli aeroporti di Bologna e Milano, con collegamenti diretti, rapidi e frequenti.
Significherebbe concretamente avvicinare Parma all’Europa e al Mondo, con notevoli benefici per il turismo e i rapporti commerciali della Città. Abbiamo il coraggio di dire NO, quando sarebbe forse più facile avallare questo progetto, nella vana speranza di un suo ipotetico successo. A pochi mesi dalle elezioni amministrative 2017 è più corretto che una decisione sul tema venga presa direttamente dai cittadini di Parma.
Promuoveremo un incontro per fornire informazioni alla cittadinanza sulla situazione attuale, con lo scopo di rendere maggiormente partecipi e consapevoli quanti sono interessati a questo tema sicuramente strategico per una città come Parma e per il suo territorio”.