Condannato a due anni di reclusione, con patteggiamento, il 26enne parmigiano che nel 2010 stuprò con un complice la sua ex ragazza. La pena è stata sospesa.
All’epoca dei fatti erano tutti poco più che 20enni. La vittima, una studentessa parmigiana, si era recata a casa di quello che considerava un amico da tempo, un ragazzo di origine colombiana, e aveva accettato di avere un rapporto sessuale con lui. Aveva accettato anche di fare un gioco, ossia essere legata e bendata. A sua insaputa però era subentrato l’ex ragazzo di lei. Riconosciuto a causa del suo profumo dalla vittima.
La giovane ha cercato di sottrarsi alla violenza ma è stata costretta con la forza da entrambi a subire pesanti atti sessuali, dietro anche la minaccia di riferire alla madre della giovane di aver “bidonato” l’università per stare con un ragazzo. Dalla violenza la ragazza ha subito anche lesioni da morso guariti poi in 10 giorni.
Due giorni dopo, accompagnata dalla madre, ha sporto denuncia. Oggi, 3 novembre, per il parmigiano è arrivata la condanna dal giudice Sarli per il reato di violenza sessuale di gruppo aggravata. Il complice è stato rinviato a giudizio al febbraio del 2017. La ragazza non si è costituita parte civile al processo.