L’appello di Parma Facciamo Squadra è per chi ha perso la casa a Parma e ad Amatrice.
Sarà la solidarietà per chi ha perso la casa, il piatto forte da gustare sabato 5 novembre in piazza Garibaldi dalle 18.30 alle 24; un evento a base di cibo tradizionale, buon vino, musica e tanto altro.
Non un menu qualsiasi, però: anolini e amatriciana da passeggio, legheranno Parma e Amatrice per una sera.
Infatti, i proventi di questa iniziativa festosa, saranno ugualmente divisi fra chi ha perso la casa lo scorso 24 agosto e chi, anche da noi, si trova in strada per uno sfratto di cui non ha colpa, dovuto alla perdita del lavoro e del reddito. Due terremoti diversi, lo stesso risultato: una famiglia senza più un luogo dove abitare insieme. L’idea della serata è di Parma Facciamo Squadra che con Fondazione Cariparma, Barilla, Chiesi Farmaceutici e Acer, già partner della Campagna, ha chiamato a raccolta associazioni, cooperative sociali, enti, attività commerciali e produttori; ognuno farà la sua parte per questo evento straordinario.
L’iniziativa è stata presentata dall’assessore al commercio, attività produttive e turismo, Cristiano Casa; dalla presidente di Forum Solidarietà, Elena Dondi; da Fabio Faccini del Consorzio di Solidarietà Sociale; da Stefano Andreoli di Fondazione Cariparma e da Arnaldo Conforti di Parma Facciamo Squadra.
“Il terremoto è stato un evento concreto – ha spiegato la presidente di Forum Solidarietà, Elena Dondi – che ci ha fatto perdere il senso di sicurezza, per le popolazioni colpite perdere la casa ha significato perdere tutto. A Parma 1 famiglia su 318 è a rischio abitativo, si tratta di un terremoto invisibile che però esiste. L’idea di Parma Facciamo Squadra è stata quella di raccogliere fondi sia per i terremotati dell’Italia Centrale sia per la gente di Parma a rischio abitativo, in un gemellaggio tra disagi diversi che vede nella solidarietà una risposta comune”.
Fabio Faccini del Consorzio di Solidarietà Sociale ha rimarcato l’importanza di un’iniziativa che ha messo assieme tanti soggetti per uno scopo unico: rafforzare il valore della solidarietà nella condivisione.
Stefano Andreoli di Fondazione Cariparma ha sottolineato come “il sostegno di Fondazione Cariparma a Parma Facciamo Squadra significhi il sostegno alla solidarietà per ricostruire l’oggi ed il futuro delle zone terremotate e di Parma partendo da un gesto di condivisione”.
Arnaldo Conforti di Parma Facciamo Squadra ha rimarcato come la città sia riuscita veramente a fare squadra con un evento che ha visto il coinvolgimento di tanti volontari che hanno preparato 25 mila anolini, che si aggiungono a quelli predisposti dai ristoratori per raggiungere il numero di 40 mila anolini.
Ci sarà la Protezione Civile che cucinerà la pasta donata dalla Barilla per fare l’Amatriciana con i pecorino ed il guanciale portati direttamente da Amatrice il giorno prima con 4 food truck che sono: Mordiparma del ristorante Tre Ville, Dal Parmigiano del ristorante Giorgione’s, il truck dell’osteria dei Mascalzoni e quello di Gusto Parma.
Accanto ad anolini e amatriciana ci sarà anche il prosciutto di Parma ed il prosciutto di Norcia ed i vini donati da Lamoretti, per un pasto da 12 euro”. Conforti ha ringraziato tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile l’iniziativa.
L’assessore Cristiano Casa ha messo in risalto come “Parma, città creativa Unesco per la Gastronomia, sia un punto di riferimento ed un esempio a livello territoriale. Questa iniziativa rappresenta bene quello che siamo: Parma, nel momento del bisogno, risponde grazie al coinvolgimento di tanti soggetti che ringrazio”.
La cena nasce dalla collaborazione di tutti. Quindicimila degli anolini che si potranno mangiare nel salotto più bello della città, chiuso al traffico per l’occasione, sono stati donati da quindici fra ristoranti e del nostro territorio. Ad altre migliaia di anolini hanno lavorato decine di cittadini volontari che, lo scorso week end, si sono incontrati al Centro sociale anziani di via Bonomi, per stendere e ritagliare la pasta, guidati dalle mani esperte delle donne del Moica e delle Fornelle. E il ripieno? Lo hanno preparato alla Cooperativa il Giardino volontari, utenti e operatori. Il caseificio Gennari e Barilla hanno donato parte degli ingredienti, La Moretti il vino. La pasta all’amatriciana, invece, preparata con guanciale e pecorino acquistati dai produttori di Amatrice, sarà cotta e servita dai volontari della nostra Protezione Civile, utilizzando le cucine mobili. Alla distribuzione degli anolini penseranno i food truck di Hostaria Tre ville, Osteria dei Mascalzoni, Dal Parmigiano e Gusto Parma, che hanno aderito con generosità a questa festa. Sabato sera, la piazza sarà ancor più bella con le decorazioni realizzate dal Centro Interculturale e le piante offerte dai Parchi del ducato. Ad allestire e poi smontare, penseranno i volontari della Festa Multiculturale e di Kuminda.
La serata sarà speciale anche grazie alle performances musicali di tanti artisti come Andrea Carri con il suo piano a pedali o allo scoppiettante Teatro Necessario. Non mancheranno le bancarelle dei produttori di Amatrice e due cooking show organizzati da Gola Gola, alle 18.30 con i segreti degli anolini, alle 19.30 dell’amatriciana. Chi vuole scoprire questi due piatti tradizionali, degustarli e ascoltarne le storie, può prenotarsi alla mail [email protected].
Insomma, davvero non si può mancare a questa serata, un gemellaggio di solidarietà nato dall’entusiasmo e dal cuore di una città che ancora una volta dimostra di esserci e di saper fare squadra. La serata è resa possibile grazie al patrocinio e alla co-organizzazione del Comune di Parma. In caso di pioggia, anolini e amatriciana saranno serviti sotto le vele della Ghiaia. Del ricavato, la metà sarà versata sul fondo di Gazzetta di Parma per i terremotati.
L’evento è promosso da: Forum Solidarietà, Fondazione Cariparma, Consorzio di Solidarietà Sociale, Comune di Parma, Parma Unesco City of Gastronomy, Caritas, Coordinamento provinciale della protezione Civile di Parma.
I partner: Confesercenti, Kuminda, Gola Gola, Festa Multiculturale, Centro Interculturale.
Hanno donato prodotti, tempo e competenze: Salumeria Garibaldi, Parmamenù, i ristoranti Le Tre Ville, Parma Rotta, Antica Cereria, La Forchetta, Bollicine San Bartolomeo e Giorgione’s, Trattoria del Cacciatore di Frassinara, Osteria Da Leo, Osteria del Calderone, L’Isola RistoBar, Osteria dei Mascalzoni, Osteria Pecora Nera, Hostaria Da Beppe, Trattoria da Antonia; La Moretti, Barilla, Caseificio Gennari, Associazione Confraternita dell’anolino, Moica, Il giardino Cooperativa Sociale, Fornello 1 e Fornello 2, Acer, La Bula, CIAC, Parchi del Ducato, Cigno verde, Il Tulipano Centro sociale anziani, TEP, Macro Servizi per la comunicazione, Munus, Parma Non spreca, Iren, Nativa Cooperativa sociale, Forum delle associazioni culturali, Pedala Piano, Teatro Necessario, Gazzetta di Parma.