La raccolta firme per la legalizzazione della cannabis continua fino al 4 novembre presso il DUC di Parma.
Nell’ultimo fine settimana sono state raccolte 17.500 firme autenticate sulla proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis e la depenalizzazione delle droghe. In totale, le firme raccolte dall’11 maggio ad oggi sono quasi 60.000 – l’obiettivo di consegnare l’11 novembre alla Camera dei deputati 50.000 sottoscrizioni autenticate e certificate è ancora a rischio.
L’operazione di recupero dei certificati dai Comuni è particolarmente problematica anche perché le richieste tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) dei Comuni, in assenza di un indirizzario affidabile degli indirizzi di posta elettronica degli uffici comunali competenti – a oggi né il Viminale né l’Agenzia per l’Italia Digitale son stati in grado di fornircela – non solo portano via molto tempo ma implicano la stampa di tutti i documenti.
Da tre settimane è stato chiesto formalmente dagli organizzatori della campagna “Legalizziamo” un intervento del Ministro Alfano, che non ha risposto, per poter rimediare d’urgenza a questa situazione, che stride con i proclami sulla cosiddetta “Agenda digitale”, evidentemente non ancora attenta agli strumenti di partecipazione e affinché i Comuni rispondano entro le 48 ore dalla richiesta dei certificati.
Dopo l’adesione tra gli altri di Vasco Rossi e Roberto Saviano, al fine di assicurare la buona riuscita dell’iniziativa la raccolta firme continua, anche se in un numero limitato di punti di raccolta: in particolare ai tavoli e nelle segretarie comunali di alcune grandi città (l’elenco completo su www.legalizziamo.it).
La legge popolare Legalizziamo è promossa da Radicali Italiani e Associazione Coscioni con il sostegno di Possibile, A Buon Diritto, Coalizione Italiana per le Libertà Civili e Democratiche, Forum Droghe, Antigone, La PianTiamo, Società della Ragione e di decine di grow shop/canapai italiani oltre decine di consiglieri comunali di Sinistra Italiana e liste civiche.