Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un lettore, pendolare per lavoro
Sono attivi da mercoledì mattina nella stazione di Parma i controllori del servizio “antievasione” di Trentalia.
Come funziona? Ad ogni porta di accesso dei convogli in partenza sono appostati un paio di controllori con tanto di tesserino “squadra antievasione” in bella vista che verificano il titolo di viaggio di chi sta salendo, poi, dei viaggiatori appena partito il convoglio.
La solerte signora fa anche notare che “questa è prima classe”, mentre alcune giovani dirette all’Università di Modena cercano di sedersi. E fin qui, nulla di strano.
Peccato che basti fare una passeggiata sullo stesso convoglio dopo la stazione di Reggio Emilia, dove, evidentemente, il servizio non è ancora arrivato: il vagone di prima classe, tenuto vuoto e lindo dalla solerte signora, è diventato un ricettacolo di urlanti africani che banchettano e strillano.
Avranno il biglietto di prima classe loro?
P.S: Martedi pomeriggio, dopo la soppressione di due treni regionali compresi nel mio abbonamento, ho preso un Intercity. Prima di salire ho avvisato il controllore che necessitavo del supplemento, e che le macchinette non funzionavano. Mi è costato 12,70 euro, più dell’intero biglietto.