Servirà un’appello-bis per fare giustizia sull’omicidio di Michelle Campos Verde, la ventenne peruviana massacrata a colpi di martello e poi nascosta, ancora agonizzante, tra lenzuola e sacchetti di plastica, sotto il letto dell’appartamento di Via Rondizzoni 4 nel luglio 2013.
Per l’efferato femminicidio era stato condannato, in primo grado e in appello a trent’anni l’ex fidanzato, l’equadoregno Alberto Munos, ventunenne all’epoca dei fatti, accusato di aver premeditato il delitto, venendo in città appositamente dalla sua residenza nel milanese.
Ora la Corte di Cassazione ha annullato la condanna, per motivazioni non ancora note: Muos resta in carcere, in attesa del Processo di Appello Bis.