Il Tribunale di Modena, a cui è passato il caso della Parmacotto, ha chiesto il sequestro di 11 milioni di euro. La somma che aveva richiesto la Procura ma che il Tribunale di Parma aveva scontato a 9,7 milioni.
Il trasferimento a Modena era stato accordato per competenza territoriale, come richiesto anche dai legali della società della famiglia Rosi (leggi Parmacotto,Parmacotto, Riesame accoglie difesa: sì al concordato e passa al Tribunale Modena).
Gli 11 milioni corrispondono al finanziamento che Parmacotto ha ricevuto nel 2011, concesso sottoforma di aumento di capitale e ottenuto grazie a un bilancio ritoccato per nascondere le perdite ingenti. Quelle perdite che hanno poi costretto la società a chiedere il concordato nel 2014 e per cui si aspetta ancora la proroga a causa dell’opposizione della Procura nonostante l’accordo dei creditori.
Il prossimo 23 novembre il Tribunale di Parma dovrà decidere se omologare quel concordato che permetterebbe all’azienda di proseguire l’attività e ai creditori di rientrare per almeno la metà in quello che è a loro dovuto.