Il Ponte Nord…vivo per una notte di mezzo autunno. Non è la rivisitazione di un sogno Shakespeariano, ma la novità orchestrata da Parma io ci sto e dal Teatro Regio nell’ambito del Verdi Off.
La manifestazione, “nata – parole del sindaco Pizzarotti – dalla volontà di far vivere il Festival anche nelle strade e nelle piazze della Città, nelle case, sui balconi, allo stadio, condividendo l’emozione di ritrovarsi nel nome di Giuseppe Verdi” – ha l’intento dunque di arricchire Parma di eventi culturali e conviviali, sparsi per luoghi più o meno della città.
E la cena del 23 ottobre, che in cartello indicava misteriosamente “un luogo da scoprire”, secondo indiscrezioni sarà proprio all’interno del Ponte Nord. Che così, dopo mesi, anni, di inutilità e polemiche, ultima in ordine di tempo quella per il costo delle guardie, avrebbe ricevuto il permesso per “vestirsi dalla festa”.
Notizia confermata dalla pagina Facebook del fondatore di Parma non ha paura Luigi Alfieri, uno che naso per le notizie ne ha parecchio, che l’altro giorno scriveva, documentandolo con fotografie che lasciavano poco spazio al dubbio, della Colser impegnata nelle pulizie del Ponte Nord, e di una risposta, a precisa domanda, “stiamo preparando una festa”. Ecco, dunque, che festa.
E chissà, che brillando di luce propria il ponte non mostri un po’ di romanticismo e dolcezza in quella maestosità di vetro e ferraglia, diventando una meta ambita, e magari concessa. In fondo, da una sera potrebbero diventare due, poi tre…
No, non è un sogno di una notte di mezzo autunno. Solo l’augurio che da un inutile cadavere il Ponte Nord diventi qualcosa. Anche per merito del sindaco di Parma e delle “odiatiissime e immeritevoli” Meo e Minghetti, addirittura soggetti-oggetto d’inchiesta per abuso d’ufficio e causa in latere dell’espulsione del Pizza dai 5 Stelle.
Forse si, potremmo tutti dire, ne valeva la pena. (fdv)