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Legionella, sabato tavolo interistituzionale: batterio trovato anche nelle Poste di via Pastrengo

legionella

Scendono a 40 i casi di infezione da legionella. Un paziente che era stato inserito inizialmente tra i pazienti non sarebbe positivo al batterio.

Il sindaco Federico Pizzarotti ha  convocato per sabato mattina  alle 9,30 in Municipio il tavolo interistituzionale per fare il punto sulla situazione relativa alla diffusione della legionella e sulle azioni in corso per ridurre il rischio del contagio.

La situazione  è in continua evoluzione, in quanto proprio in questi giorni è stata riscontrata la presenza del batterio su diverse torri evaporazione, fra le quali  quelle del centro  contabile di Intesa Sanpaolo in via Langhirano e della sede delle Poste in via Pastrengo. Sarebbero 5 in tutto le torri risultate positive ma ancora non è noto quali siano.

I laboratori sono al lavoro a tutto campo per individuare possibile luoghi da dove potrebbe essere partito il contagio. L’attenzione è ovviamente concentrata su questo tipo di impianti, oggetto di apposita ordinanza del sindaco, che ne ha imposto il censimento e la sanificazione su tutto il territorio comunale.

Ora è importante conoscere la concentrazione della presenza di legionella sui prelievi effettuati per determinare se, e in quali casi, sia tale da poter produrre il contagio: per saperlo è necessario attendere l’esito definitivo, al termine dell’incubazione di dieci giorni dalla data del prelievo. Il primo risultato ufficiale delle campionature ad arrivare dovrebbe essere quello relativo alla sede di Poste Italiane.

Nel frattempo l’Azienda Ospedaliera e l’Azienda AUSL, nelle rispettive competenze, seguono la situazione epidemiologica e aggiornano quotidianamente su eventuali nuovi casi ed evoluzione clinica dei ricoverati.

L’ordinanza del Sindaco- Il 7 ottobre, il Sindaco di Parma ha emesso ordinanza con la quale impone “ai proprietari e gestori delle attività presso le quali sono installate apparecchiature per il raffreddamento dell’acqua riconducibili alla tipologia “Torri di raffreddamento ad umido e condensatori evaporativi” installate nel territorio comunale, di comunicare immediatamente al Comune di Parma e all’AUSL la presenza di tali apparecchiature, accompagnata dalla relazione tecnica descrittiva del funzionamento, planimetria e prospetti dell’insediamento, in cui sia messa in evidenza la collocazione delle suddette apparecchiature”. Inoltre, ordina di “provvedere ad immediati interventi di pulizia, disinfezione e trattamento finalizzato al controllo del rischio di diffusione del batterio legionella, avvalendosi di tecnici specializzati e nel rispetto della normativa di tutela dei lavoratori.” Entro 15 giorni a partire dal 7 ottobre i gestori degli impianti dovranno documentare la tipologia degli interventi effettuati, mettendo la suddetta documentazione a disposizione degli organi di controllo (AUSL e Polizia Municipale), che verificheranno il rispetto dell’ordinanza, relazionando al Sindaco e comunicando eventuali inottemperanze all’autorità giudiziaria. Il provvedimento vale per gli impianti ubicati sull’intero territorio comunale.

Le raccomandazioni dell’Azienda AUSL:

A chi rivolgersi se compaiono i sintomi- I sintomi più frequenti della legionellosi o Malattia dei Legionari sono: polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, dolori muscolari, astenia (stanchezza), perdita d’appetito, occasionalmente diarrea e disturbi renali. In questi casi è bene rivolgersi con fiducia al medico di famiglia.

Numero verde ed e-mail dedicata- Per chiedere informazioni sulle precauzioni da tenere contro la diffusione della malattia e per avere informazioni sull’accesso ai servizi sanitari, i cittadini possono chiamare il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800.033.033 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30 oppure scrivere all’indirizzo e-mail [email protected]. Non verranno fornite indicazioni terapeutiche o di cura, per queste, il riferimento rimane il medico di famiglia. Per aggiornamenti è possibile consultare il sito www.ausl.pr.it e la pagina Facebook @auslparma.

La legionellosi: cos’è e come si contrae l’infezione- E’ un’infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l’apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può “colonizzare” gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell’acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Il batterio della legionella si trasmette solo per inalazione (aerosol) di acqua contaminata, non si trasmette bevendo acqua infetta, non si trasmette da persona a persona.

La legionella si moltiplica in ambienti acquatici tra i 25 e i 42 gradi. Al di sotto dei 20 gradi la legionella non cresce e pertanto non è pericolosa. Di norma, l’acqua fredda dei rubinetti di abitazioni, scuole, ospedali, alberghi, ecc. esce ad una temperatura inferiore ai 20 gradi.

Come si previene la diffusione- E’ necessario: far scorrere l’acqua (sia calda che fredda) per qualche minuto prima dell’uso, mantenendosi distanti; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi–getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce. In caso di doccia “a telefono”, non riporla, ma lasciarla pendente, in modo da evitare ristagni d’acqua; non utilizzare le vasche idromassaggio se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione. L’acqua del rubinetto può essere utilizzata per lavarsi, per preparare e lavare i cibi, per lavare gli indumenti, le stoviglie e le superfici della casa, purchè si seguano le indicazioni sopraindicate. Non ci sono pericoli nell’utilizzo di elettrodomestici che scaldano l’acqua come ad es. lavastoviglie, lavatrice, ferro a vapore, macchina del caffè, caffettiera, ecc. Per gli apparecchi di aerosolterapia, umidificatori e nebulizzatori si devono utilizzare esclusivamente soluzioni fisiologiche sterili.

Si ribadisce che l’acqua del rubinetto può essere bevuta tranquillamente.

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