Oggi, martedì, FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL hanno appreso dalla Gazzetta di Parma dell’avvenuta acquisizione da parte della Royal Holding s.r.l. del 70% di Accentour LTD.
FILCAMS e CISL intendono precisare che, nel corso dell’incontro tenutosi tra organizzazioni Sindacali e Terme SpA il 22 settembre scorso sulla ormai ben nota vicenda degli alberghi termali, erano state portate solamente a conoscenza in maniera generica di trattative in essere tra la stessa Accentour LTD ed il signor Attilio Raise, operante per altro già da tempo in Salsomaggiore come legale rappresentante di un’altra società (la G.T. Global Tours s.r.l.).
Inoltre FILCAMS CGIL e CISL FISASCAT non hanno mai partecipato ad alcun incontro né con i rappresentanti di Accentour LTD né con i rappresentanti della Royal Holding s.r.l., né tanto meno hanno mai avuto qualche comunicazione ufficiale; pertanto non corrisponde al vero quanto appare nel citato articolo, ovvero che le rappresentanze sindacali non hanno posto vincoli ostativi, poiché per lo meno nel merito non si sono mai espresse; di conseguenza si diffida chiunque dall’affermare il contrario.
FILCAMS CGIL e CISL FISASCAT nutrono molti dubbi e serie perplessità su questa operazione, i cui dettagli ad oggi non sono a noi noti, e sulla palesata volontà di riaprire immediatamente il Grand Hotel Porro che, per i problemi strutturali ben noti, non è sicuramente in grado di funzionare in maniera ottimale ed autonoma.
I sindacati di categoria, nel ricordare che l’unico dato ad oggi certo è che una ventina di dipendenti di Accentour LTD sono senza stipendio da diversi mesi e che a dicembre è fissata l’udienza al tribunale fallimentare per il concordato delle Terme SpA, chiederanno un immediato confronto con le Terme stesse per capire, alla luce delle novità oggi apprese, quale percorso nel prossimo futuro si stia delineando per gli alberghi termali, al di là di quelle che possono essere dichiarazioni di intenti più o meno concreti apparse sulla stampa.
FILCAMS e FISASCAT ritengono, infine, che uscendo da un’esperienza sicuramente non positiva per l’intera città nessuno dovrebbe giocare di sponda con situazioni non chiaramente delineate, ferma restando quella che è stata una trattativa avviata e conclusa tra due soggetti privati.