“Contro il Pordenone è stata una dimostrazione di forza, anche per l’intensità mostrata. Ora dobbiamo avere lo stesso atteggiamento e dare continuità alle nostre prestazioni. Sappiamo che il campionato non è semplice. Ogni partita ha una storia a sé e dobbiamo essere pronti. L’abbiamo dimostrato nel primo tempo con il Venezia e nel secondo tempo con il Pordenone”.
Ecco la ricetta di Gigi Apolloni per battere l’Albinoleffe.
Il tecnico commenta la propria “posizione”. “L’allenatore è determinante, ma dietro abbiamo una società, uno staff e giocatori di livello, un contesto, fatto da tutti i nostri collaboratori, alcuno escluso, che non ti lascia solo. Sono fortunato. In altre società l’allenatore è lasciato da solo. Le critiche fanno parte del gioco, sia le positive che le negative. Cerco di accoglierle tutte, continuando a lavorare. Non dobbiamo guardarci troppo indietro. Ci deve essere la consapevolezza di poter raggiungere qualsiasi obiettivo.
Le difficoltà ci saranno, ma dovremo saper analizzare le situazioni volta per volta. Sicuramente il modulo visto con Pordenone e Venezia ha dato nuovi input. Sto valutando come giocare domani. In una squadra bisogna dosare le qualità dei giocatori nel contesto di un modulo. Così come serve mantenere certi equilibri. Ho fatto i complimenti ai giocatori per aver cambiato la partita con il Pordenone. La strada è quella”.
Su modulo e formazione – “I ragazzi possono essere chiamati in causa quando meno se l’aspettano. Un allenatore guarda ciò che i giocatori fanno durante l’allenamento. Se un giocatore pensa di fare un dispetto a me, non impegnandosi, difficilmente viene preso in considerazione. E’ anche una questione di affidabilità. Se un giocatore è attivo, l’allenatore lo tiene sempre in considerazione e può inserirlo, se ha dato risposte in allenamento. Viceversa, non posso inserire chi non si impegna, perché devo ragionare in funzione collettiva. Nocciolini ha qualità straordinarie. E’ un ragazzo con valori importanti. Si sa anche adattare a vari ruoli. Questo suo aspetto aiuta la squadra. Manuel sta dimostrando di essere in gamba attraverso gli allenamenti, poi è logico che non sempre un giocatore può essere al top nella preparazione. Noi puntiamo tanto su di lui. Ha le qualità per fare la differenza.
Fino al Venezia eravamo in crescita, ma nel secondo tempo con i lagunari abbiamo perso campo e forse non abbiamo avuto la personalità giusta. La base, comunque, c’è. Ci sono tanti giocatori che possono essere inseriti, come Melandri, Ricci, Miglietta, Simonetti. C’è un’ossatura, ma possono esserci delle variazioni”.
E sull’avversario – “L’AlbinoLeffe gioca con il 3-5-2. Hanno Loviso, che è un ottimo giocatore, e due mezzali brave a inserirsi. Gli esterni hanno gamba e davanti hanno elementi fisici e pericolosi, come Virdis. E’ una squadra organizzata, che sa verticalizzare e aggredisce alto. Diciamo come il Santarcangelo. Dovremo essere bravi a sviluppare le giocate sulla loro aggressività”.