Riceviamo dal Comitato utenti Biblioteche “Leggere tra le ruspe” :
La biblioteca “Bizzozero”, attiva dagli anni Sessanta al 2014, è stata un importante centro di cultura nella nostra città. Migliaia di studenti, ricercatori, appassionati, hanno consultato e preso in prestito i suoi volumi di scienze della vita, di agricoltura, gastronomia, cucina, biologia… I risultati ottenuti da Parma in tali campi sono anche merito di questo autentico granaio del sapere, che ha garantito il libero accesso a testi di grande valore scientifico.
Nella sede di un “ministero” europeo dedicato al cibo qual è l’EFSA, ci si sarebbe aspettati una maggiore consapevolezza intorno alla “Bizzozero” e al suo patrimonio di oltre 30.000 volumi, un piccolo sforzo da parte delle istituzioni politiche, scolastiche, universitarie per renderla più conosciuta, fruibile e aggiornata.
Alla fine di una complessa vicenda amministrativa, la biblioteca, passata definitivamente al Comune di Parma nel 2013, è stata declassata nel 2014 divenendo un semplice fondo della Civica. Già in passato abbiamo espresso preoccupazione per il suo destino, e purtroppo i numeri sembrano darci ragione.
I prestiti nel giro di due anni sono scesi di oltre il 40% e, dopo una serie di interessanti convegni, da quasi due anni non si registrano attività significative. L’attività di ricatalogazione, col passaggio al sistema Dewey, è ancora in sospeso.
Dall’altra parte del centro storico, nei pressi di Barriera Repubblica, ha sede un’importante centro privato di cultura gastronomica: la Biblioteca dell’Accademia Barilla, curata da Giancarlo Gonizzi (nel doppio ruolo di presidente dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Parma sino alla fine del 2013). Dopo l’inserimento della “Biblioteca Barilla” nel sistema bibliotecario provinciale, i suoi cataloghi sono consultabili in rete. Purtroppo la possibilità per il pubblico di accedere a questa importante messe di sapere è molto limitata, con poche ore di apertura al mercoledì mattina.
In seguito allo smantellamento dell’Emeroteca Comunale, è previsto l’arrivo presso la biblioteca Barilla di alcuni periodici di argomento gastronomico, acquisiti a suo tempo dal Comune di Parma. Lo stesso progetto del portale agro-alimentare prevedeva un lavoro comune tra le biblioteche.
È forse lecito, da parte dei cittadini, chiedere il consolidamento di tale collaborazione, con l’aumento delle ore di apertura al pubblico della Biblioteca Barilla, con la possibilità di accedere al prestito dei volumi non rari e ancora editi – con le usuali garanzie di tutela dei documenti – e con la biblioteca “Bizzozero” nel ruolo di coordinamento.
Questa proposta, se realizzata, consentirebbe ai cittadini di Parma di condividere elementi di una cultura gastronomica di ampio respiro tematico, cronologico e geografico: una prima concreta ricaduta della recente nomina UNESCO a “Città creativa per la gastronomia”.
Siamo convinti che un’amministrazione comunale interessata ad incrementare le possibilità di accesso alla cultura dei cittadini potrà agire in tal senso.
E la Barilla, ci starebbe?”