Il sindaco di Fontevivo, Tommaso Fiazza, non ci sta e con un lungo post su Facebook riapre un dibattito storico. Imprese al collasso svenate dalle tasse, un governo che non incentiva le aziende ma le piega, imprenditori divisi tra due fuochi: pagare i dipendenti o pagare il governo?
Ecco il post del sindaco che racconta le difficoltà di un imprenditore del parmense che si è rivolto al primo cittadino di Fontevivo:
“Stanotte sono riuscito a dormire ben poco per L’INCAZZATURA che avevo dentro!
Ieri è venuto un imprenditore del nostro territorio nel mio ufficio per spiegarmi la situazione della sua azienda negli ultimi anni.
Un’azienda che ha lavorato per lo stato nel terremoto dell’Emilia e che non ha ancora preso centinaia di migliaia di euro (quando il responsabile era Errani).
Per questo motivo, negli anni addietro (2013-2014), avendo avuto queste mancate entrate ha dovuto decidere se pagare le tasse o pagare i propri dipendenti… Ovviamente, come ogni persona umana, ha preferito pagare i propri dipendenti.
Oggi, dopo 3 anni, sta vedendo la sua azienda risollevarsi. Perciò è venuto da me per dirmi che vuole pagare le tasse degli anni in cui non era riuscito a pagarle (2013 – 2014), ovviamente è d’accordo a pagare anche gli interessi maturati. Peccato che oltre a questo deve pagare il 30% sulla cifra non pagata.
Quindi, in poche parole, abbiamo uno stato che taglia le gambe con multe esorbitanti alle imprese che stanno cercando di riprendersi dopo anni di disperazione (in questo caso causa lo stesso stato che non ha ancora pagato). E noi sindaci, come al solito, dobbiamo fare gli esattori…
IO SONO STANCO DI RAPPRESENTARE UNO STATO LADRO!”