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Imprese agricole in rosa crescono: 22% in regione. Multifunzionali e attente all’ambiente

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Le imprese agricole gestite da donne sono più multifunzionali ed hanno maggiore attenzione per l’ambiente. La Regione Emilia -Romagna ha visto un positivo incremento di queste imprese.

Nel secondo trimestre 2016, secondo elaborazione Coldiretti Emilia Romagna su dati Unioncamere, sono aumentate le imprese agricole condotte da donne.

Al 31 giugno 2016 le aziende al femminile in regione erano 13.039,61 in più rispetto al 31 marzo 2016. Il dato è emerso al convegno del sessantesimo anniversario di Coldiretti Donne Impresa Emilia Romagna, l’associazione delle imprenditrici di Coldiretti, che si è svolto al Flora Trade show che si svolge a Rimini Fiera in contemporanea con il Macfrut.

All’evento è intervenuta una delegazione di imprenditrici agricole del Coordinamento provinciale Coldiretti Donne Impresa Parma insieme alla Responsabile Provinciale Mara Pratissoli e alla coordinatrice provinciale Paola Ferrari.

Con l’incremento degli ultimi tre mesi più di una azienda su cinque (22%) è guidata da donne e nel generale contesto imprenditoriale regionale quello agricolo è il settore maggiore per presenza femminile dopo il commercio” riferisce Coldiretti.

“L’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura italiana – spiega la responsabile regionale e nazionale di Coldiretti Donne Impresa, Lorella Ansaloni –  è stato favorito dagli effetti della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne, aprendo nuove opportunità occupazionali soprattutto alle donne e ai giovani”.

La presenza innovativa delle donne è infatti più diffusa nelle attività connesse a quella agricola come la trasformazione aziendale dei prodotti, la vendita diretta, le fattorie didattiche il settore dell’agribenessere, l’agriturismo, attività ricreative come la cura dell’orto, i corsi di cucina in campagna. Una attenzione particolare Coldiretti Impresa donna dedica all’educazione alimentare ed ambientale, con l’iniziativa di Educazione alla Campagna Amica che ogni anno coinvolge in Emilia Romagna diecimila alunni delle scuole primarie e secondarie.

In fase di crescita nell’universo imprenditoriale femminile in Emilia Romagna è anche l’attenzione all’ambiente e l’attività di sistemazione di parchi, giardini e la cura del paesaggio, testimoniate al convegno, sotto la guida del presidente dell’Arga, associazione interregionale giornalisti agroalimentari di Emilia Romagna, Marche, Umbriia e San Marino, Lisa Bellocchi, dalle relazioni dell’architetto paesaggista Monica Botta, dalla vice-responsabile della produzione di semi della Società Italiana Sementi, Carlotta Landini e dalle esperienze di agricoltrici di Coldiretti, Milena Franchi, Elisabetta Cavrini ed Elisabetta Azzalin, che conducono aziende attive in Emilia Romagna sul fronte dell’ambiente, il verde pubblico e il paesaggio.

“La multifunzionalità, che è la caratteristica principale delle aziende agricole condotte da donne – spiega Lorella Ansaloni – genera più occupazione perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio innovativo. Infatti, nella loro attività imprenditoriale le donne dell’agricoltura emiliano romagnola hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio e della biodiversità. Fattori che caratterizzano la presenza femminile nelle campagne”.

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