Un tempo per parte. Il primo, al Parma. Con un 4-4-2 smagliante e splendente, è passato in vantaggio in avvio su rigore di Evacuo poi macinato gioco, occasioni, divertimento.
Il secondo al Venezia, meno bello dei gialloblù nella prima frazione ma concreto, fastidioso come una mosca, sempre in avanti. E alla fine l’ha spuntata, con due gol in due minuti: uno all”89esimo, con Moreo, l’altro nel primo dei quattro minuti di recupero concessi.
Per il Parma è una sberla che fa male, e fa riflettere. Se col 4-4-2 splendeva, col 3-5-2 si è contratto. Poi afflosciato. A sabato, a casa della capolista Pordenone, servirà una decisa scossa.
LA PARTITA – Era il 1996, e uno sbarbatello di San Nicolò con tanta fame di gol arrivava nel grande Parma insieme ad altri due nazionali under 23 con la voglia di spaccare il mondo. Gli altri due erano Fabio Cannavaro e Massimo Brambilla, lui, Pippo Inzaghi. A Parma l’esordio in A, il primo gol, poi il titolo di capocannoniere con l’Atalanta, la nazionale, la Juventus, il Milan e la prima panchina da allenatore in rossonero.
Rieccolo, Pippo, a Parma. Una vita dopo, qualche ruga in più, il labbro più leporino dopo una brutta botta, stessa magrezza figlia della bresaola, stessa fame di fare bene: ora siede sulla panchina del Venezia, la sua ripartenza. Contro, quel Gigi Apolloni che all’epoca del suo arrivo era un roccioso stopper affermato, con un mondiale e tanto campo alle spalle. Hanno giocato insieme, poi contro, e rieccoli, nemici amici, guardarsi in amorevole cagnesco dalle panchine.
Ma il Venezia non è solo Inzaghi, il Venezia è Giorgio Perinetti, vecchia volpe artefice di tanti miracoli calcistici, è Pederzoli, gli esperti Domizzi e Bentivoglio, l’uomo mercato Garofalo. Il Venezia è una predestinata, che l’anno scorso i maligni sostenevano appositamente non nello stesso girone dei ducali in serie D perché entrambe avviate alla promozione. E il Parma?
Il Parma cambia poco o nulla da Santarcangelo: dentro Corapi per Baraye in cabina di regia, dentro Evacuo al posto di Messina con Nunzella quarto di difesa, seppur alto in un 4-3-3 con Calaiò e Nocciolini in attacco. Un modulo coraggioso, forse.
Ma la partita si mette bene da subito: pronti via, il Parma si fa vedere davanti ed è rigore. Subito. Malomo entra in malomodo su Evacuo togliendogli equilibrio. Rigore solare, che Evacuo con una rincorsa rallentata trasforma. Uno a zero, e la nord esplode.
Per il Venezia è un incubo, prova a riversarsi in avanti lasciando praterie dietro. Al sesto Malomo impegna Zommers di testa, sugli esiti di un corner, ma è più Parma.
Al 10′ Evacuo per Calaiò, semirovesciata, palla alta di poco. Due minuti dopo ancora Parma, questa volta in contropiede: Evacuo lancia Nocciolini che tutto solo arriva davanti a Facchin ma…schianta la palla sul portiere in uscita. Erroraccio che poteva valere il 2-0.
Poi la partita si calma, gli ospiti cercano di ragionare per non offrire il fianco, i padroni di casa a fare il loro dovere, con calma. Al 24esimo si addormenta Corapi e concede un corner, Zommers esce male e regala la biglia al Venezia ma ne Ferrari ne Moreo ne approfittano. Un minuto dopo ci prova anche Giorgino da fuori per riscattare un avvio di stagione non buono: fuori, ma non di troppo.
Sette dopo la mezzora ancora Parma-show: prima Nocciolini trova la rete da fuori con un diagonale spettacolare che bacia il palo, ma il gioco era fermo per un offside piuttosto discutibile, poi Evacuo con uno spettacolare cucchiaino va via a Malomo, Pederzoli lo tira giù. Giallo, e punizione gioiello di Corapi dal limite che accarezza la traversa ma si schianta contro la rete protettiva della Nord.
Il Venezia chiude in avanti, ma è sterile, finisce la prima frazione, e per il Parma, va benissimo.
LA RIPRESA – La ripresa inizia con un cambio per gli ospiti: fuori il disastroso Modolo, dentro Marsura, passaggio a uno speculare 4-3-3. Gli ospiti partono molto determinati, prima Aquadro, lanciato da Marsura, a tu per tu con Zommers calcia fuori, poi ancora il neo entrato costringe Lucarelli al fallo da giallo.
Apolloni si copre: fuori un generoso Nocciolini, dentro un esterno di ruolo, Messina, ma il Parma tornato al 3-5-2 è compresso, contratto nella propria metà campo e stenta a uscirne, per poi pasticciare quando ci riesce.
Al 62esimo scontro areo tra Zommers e Moreo, sanitari in campo, allarme ma…molto spavento per nulla, i due pur doloranti restano ai rispettivi posti.
Inzaghi cambia ancora: fuori Ferrari, dentro bomber Geijo, un altro di categoria assolutamente superiore per tecnica ed esperienza. Apolloni risponde con Miglietta per Giorgino, quando sul cronometro sono 68.
Il Venezia preme anche se impensierisce poco Zommers, il Parma in contropiede dice la sua ma non incide, secondo tempo decisamente meno bello del primo, molto fisico, maschio, a tratti rude, col gioco spezzettato dai falli.
Il Parma è sfilacciato, stanco, vive di genio individuale e di attenzione difensiva, con pochi lampi e troppa apprensione: è ufficiale, il 3-5-2 non convince. Apolloni si gioca la carta Guazzo per un esausto e applauditissimo Evacuo, ma il Venezia è sempre li, tra corner e rimessa laterale. Sembra il Pippo dei tempi migliori, sempre sul filo dell’offside.
E, proprio come il suo allenatore, alla fine la spunta. Al 90esimo Marsura va via a Canini e lancia Moreo che batte l’incolpevole Zommers. Passano tre minuti, e su corner di Marsura incorna Domizzi. E’due a uno Venezia, con la squadra in campo, felice, incredula.
Il Parma è raggelato, lo stadio silente.
Si, il Venezia è tutto Inzaghi. Il Parma? Un incubo.
IL TABELLINO
PARMA – VENEZIA 1-2
Marcatori: 2′ Evacuo (P), 89′ Moreo, 91′ Domizzi (V)
PARMA – Zommers, Coly, Canini, Lucarelli, Nunzella, Giorgino (68′ Miglietta), Corapi, Scavone, Nocciolini (51′ Messina), Evacuo (84′ Evacuo), Calaiò. A disp: Coric, Saporetti, Baraye, Melandri, Mastau, Gärufo, Benassi, Ricci, Simonetti. All: Apolloni
VENEZIA – Facchin, Pederzoli, Malomo, Domizzi, Bentivoglio, Ferrari (63′ Geijo), Modolo (46′ Marsura), Moreo, Acquadro (77′ Tortori), Fabris, Garofalo. A disp: Sambo, Luciani, Galli, Soligo, Pellicanò, , Edera, Vicario, Baldanzeddu, Cernuto. All: Inzaghi
Ammoniti: Pederzoli (V), Lucarelli, Canini (P)
Arbitro: Piscopo