La vicenda dell’appartamento di Fornovo in via Nazionale allestito per nuovi profughi in arrivo approda anche in Regione Emilia-Romagna.
E’ infatti intervenuto con una interrogazione che sarà depositata nei prossimi giorni il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa e esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri.
Nel documento il consigliere del Carroccio emiliano parla di “giustificate preoccupazioni sia degli abitanti della zona che del sindaco riguardo il rispetto delle regole igienico sanitarie e la salvaguardia della legalità. Rainieri considera anche che questa vicenda “rientra nell’enorme problema del numero smisurato di queste persone che entrano irregolarmente in Italia sbarcando sulle coste o attraverso i confini terrestri e che viene gestito in maniera per nulla efficace dal nostro Governo, peraltro con gigantesche disparità tra i territori nazionali sui numeri di persone da ospitare, per cui pare che il territorio di Parma sia stato destinato ad ospitarne in proporzione ai propri abitanti notevolmente di più rispetto ai parametri fissati e quindi con maggiori sacrifici anche dal punto di vista dei costi per i contribuenti parmensi.
Nel documento ispettivo il consigliere non manca quindi di ribadire un concetto chiaro “piuttosto che agire unicamente per l’accoglienza di queste persone che è irragionevole considerare senza limiti, come nei fatti si è fatto fino ad ora, bisognerebbe intervenire per limitare il fenomeno migratorio irregolare andando a fermare chi vi specula”.
Le domande che quindi porrà alla Giunta regionale sono: come valuta l’allestimento dell’appartamento in via Nazionale a Fornovo Taro (PR) per ospitare ancora migranti in soprannumero presso quel Comune, se è tutto regolare dal punto di vista igienico sanitario e se l’ubicazione di tale centro di accoglienza ponga problemi in termini di sicurezza e rispetto della legalità per gli abitanti della zona; se e come intende intervenire per risolvere la sproporzione in termini quantitativi di accoglienza per profughi richiedenti asilo che vede il territorio della provincia di Parma particolarmente sovraccaricato e quindi penalizzato rispetto agli altri territori provinciali dell’Emilia-Romagna.