“In relazione all’articolo apparso ieri, 19 agosto, a firma di Simone Filippetti su Il Sole 24 – e ripreso da altri organi di stampa – dall’equivoco titolo “Il nuovo Parma inciampa sulla Consob” e per il quale Parma Partecipazioni Calcistiche SpA (PPC) ha già provveduto a richiedere pronta rettifica al quotidiano economico, siamo costretti ad evidenziare le numerose imprecisioni e inesattezze contenute nello stesso che, nonostante il prestigio della testata, appare essere stato redatto in modo quantomeno superficiale, senza tra l’altro nemmeno preoccuparsi di contattare o verificare con PPC o con lo stesso Parma Calcio, la realtà dei fatti”.
Con toni duri Parma Partecipazioni Calcistiche, attraverso le parole del presidente Corrado Cavazzini risponde all’articolo del Sole 24 ore in cui il giornalista commenta l’azionariato popolare:”Di sicuro chi investe lo fa a proprio rischio e pericolo: le azioni Ppc in vendita sono titoli totalmente illiquidi e readditività zero (i club di calcio non pagano dividendi, tantomeno il Parma, e la PPC, holding pura, vive di cedole). Il timore per il risparmiatore-ultrà di perdere tutto il capitale è alto (lo dice chiaramente anche la società). Perciò la Consob ha voluto vederci chiaro”.
PPC precisa quindi che:”Tra le tante imprecisioni ed inesattezze – a partire dalla ricostruzione dell’azionariato di Parma Calcio 1913, di cui Parma Partecipazioni Calcistiche è socio di minoranza con circa il 26% sino all’indicazione errata del nome della nostra società – tre precisazioni ci premono particolarmente.
Innanzitutto preme chiarire con fermezza e a scanso di ogni equivoco che – nonostante la titolazione e il tono dell’articolo insinuino esattamente il contrario – successivamente alle informazioni ricevute a partire dall’Ottobre 2015 da parte di PPC , CONSOB, opportunamente informata, non ha mai mosso alcuna contestazione a PPC in merito alla struttura dell’operazione in corso, che è stata anticipata per le vie brevi alla Consob stessa, la quale – nel rispetto del proprio ruolo – ha cooperato con PPC. L’operazione in corso è quindi realizzata nel rispetto delle norme in vigore.
Più nel dettaglio, essendo Parma Partecipazioni Calcistiche Spa uno dei primi progetti italiani a permettere la partecipazione diretta dei tifosi alle sorti della propria squadra di calcio, oltre 9 mesi fa PPC ha ricevuto dalla CONSOB una semplice “richiesta di chiarimenti”, in merito alla struttura dell’operazione e alle sue modalità di realizzazione, in quanto particolarmente innovativa all’interno del panorama calcistico nazionale. A partire da quella data, si è avviata una proficua interlocuzione con l’Autorita’ di Vigilanza alla quale sono stati illustrati tutti i dettagli del progetto e i diversi passaggi regolamentari intrapresi in funzione della sua realizzazione. In particolare è stato illustrato alla Consob il progetto che prevede di permettere a tutti i tifosi del Parma che lo desiderino di entrare a fare parte di PPC tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale (sino ad un massimo teorico di 1,5 milioni di Euro) avviato le scorso 16 Luglio è aperto sino al prossimo 31 Dicembre.
A tale riguardo, è stato condiviso con la Consob che l’offerta di azioni PPC – trasformatasi all’uopo in SpA nel Dicembre 2015 – sarebbe avvenuta in regime di esenzione dall’applicazione della disciplina sull’offerta al pubblico di strumenti finanziari (in coerenza con quanto previsto dal Testo Unico della Finanza per operazioni che non superino la soglia dei 5 milioni di Euro) e, in particolare, dall’obbligo di redigere un prospetto informativo approvato da Consob e nella forma dell’autocollocamento presso la sede sociale. La complessa tematica è stata tra l’altro pubblicamente e dettagliatamente affrontata in varie conferenze stampa di presentazione del progetto PPC nei mesi scorsi, a cui probabilmente il collaboratore del Sole non ha avuto occasione di partecipare.
In secondo luogo è doveroso rilevare come l’autore dell’articolo confonda probabilmente l’attuale aumento di capitale in corso all’interno di PPC (in scadenza il prossimo 31 Dicembre e deliberato per permettere a tutti i tifosi interessati di far parte del progettoPPC ) con le esigenze di finanziamento della società Parma Calcio 1913 (….”servono 1,5 milioni di euro da trovare entro la fine del 2016..”). Ignorando – con ogni probabilità – che il Parma Calcio 1913 ha deliberato un aumento di capitale poco più di un mese fa, già interamente sottoscritto da tutti i soci di Nuovo Inizio (azionista di maggioranza del Parma Calcio con circa il 73% e che include al proprio interno alcuni dei principali imprenditori del territorio quali Guido Barilla, Giampaolo Dallara, Mauro Del Rio, Angelo Gandolfi, Marco Ferrari, Giacomo Malmesi e Paolo Pizzarotti) che garantisce già tutte le risorse necessarie per la stagione sportiva in corso e a cui si aggiungerà – eventualmente – la sottoscrizione di PPC alla fine del proprio aumento di capitale interno.
In terzo luogo, ci sembra opportuno ribadire che la documentazione disponibile sul sito internet di PPC, non sia un prospetto informativo dal punto di vista tecnico e non abbia alcuna velleità di esserlo– visto che PPC non è obbligata a redigerlo – ma un mero documento informativo non obbligatorio, che PPC ha ritenuto di redigere al fine di garantire massima trasparenza e la maggior tutela verso tutti coloro che siano interessati alla sottoscrizione.
Siamo sinceramente dispiaciuti che un articolo così impreciso rischi di gettare un’ombra sul nostro lavoro, presentando come “notizia” di attualità una semplice richiesta di chiarimenti sollevata quasi un anno fa da parte della Conosb, in una fase embrionale del progetto e della quale sempre in uno spirito di massima trasparenza si è ritenuto di tenere informati sia i potenziali sottoscrittori, che tutti gli stakeholder attraverso conferenze stampa. Saremmo i primi interessati ad un’informazione approfondita da parte dei media su un progetto che ha il solo scopo di coinvolgere i tifosi in una partecipazione non simbolica, ma effettiva alle sorti della squadra di calcio della nostra città e che – al di là delle quote sociali detenute – consente a Parma Partecipazioni Calcistiche di partecipare – tramite i 2 propri rappresentanti inseriti nel CDA – alla gestione e alla governance del Parma Calcio, a tutela di tutti i tifosi e della città.
Riteniamo infatti che in un calcio sempre più “malato” – come dimostrano le tristi e recenti vicende a noi purtroppo ben note del defunto Parma FC – e sempre più distaccato dai territori di riferimento, con numerose squadre italiane ormai in mano ad investitori stranieri – avere una società aperta ai tifosi, con una gestione assolutamente trasparente, con conti sempre verificabili e che consenta – attraverso i rappresentanti in cda – di partecipare attivamente alle gestione della squadra di calcio locale, sia una strada innovativa e un possibile modello di sviluppo alternativo interessante per tutto il nostro movimento calcistico.
Non è facile realizzare progetti innovativi in Italia, ma con tanto lavoro da parte di tutti i componenti di Parma Partecipazioni Calcistiche, ci stiamo provando con tutto il nostro impegno.
E’ superfluo aggiungere che tutto questo lavoro – particolarmente complesso proprio per gestire il tutto nel pieno rispetto delle normative vigenti – avviene su base volontaristica e gratuita, in quanto nessun esponente di Parma Partecipazioni Calcistiche, percepisce un euro di emolumento.
Il nostro premio, il nostro dividendo è la soddisfazione di vedere il nostro Parma rinascere su basi sane. E’ l’emozione che abbiamo provato tutti insieme nel rivedere finalmente il Tardini pieno e la città in festa. E’ la soddisfazione di provare a realizzare qualcosa di nuovo e vicino ai tifosi in un calcio sempre più globalizzato.
Per questo motivo, rimanendo a piena disposizione di chiunque voglia approfondire ogni dettaglio del nostro progetto, continuiamo a lavorare, con la soddisfazione di vedere la nostra famiglia allargarsi ogni giorno di più e il nostro Parma rialzare la testa – con tanta umiltà e trasparenza – nel panorama calcistico nazionale”.