Continuano a cavalcare la cronaca parmense le truffe su anziani. Persone raggirate da malviventi che si presentano alle porte come tecnici dell’acqua, avvocati o agenti delle forze dell’ordine. I sedicenti operatori spesso studiano le loro vittime, poi agiscono sfruttando il momento in cui gli anziani si trovano soli in casa.
Acqua avvelenata dal mercurio e incidente del figlio non sono le sole scuse. La fantasia dei criminali non ha limiti e spuntano recenti nuovi modus operandi.
In un episodio avvenuto il 30 luglio, un uomo, con la scusa di essere un suo compaesano, è riuscito a farsi aprire la porta di casa da un anziano di origini meridionali. Abbracciandolo e girando per tutte le stanze è riuscito a intascarsi le chiavi. Questo dopo che il giorno precedente, alla stessa ora, un uomo – forse lo stesso – aveva citofonato con molta insistenza alla casa, ma non era stato fatto entrare.
Un altro episodio si è verificato il 5 agosto quando un giovane di origini nordafricane, con la scusa di vendere fiori, dopo che una donna aveva estratto il portafogli per porgergli una moneta e lo stava rimettendo in borsa, le ha infilato il mazzo di fiori nella borsa insistendo per vendere, finché la donna, dopo molte insistenze, è riuscita a restituirglielo. Solo dopo mezz’ora, la signora si è accorta che dalla borsa era sparito il portafogli.
Le forze della Polizia invitano la cittadinanza a non aprire mai la porta a sconosciuti o a diffidare da chi si dichiari appartenente alle forze dell’ordine senza indossare l’uniforme. Nel dubbio, contattare sempre il 113 per segnalare qualsiasi situazione di possibile pericolo: #CHIAMATECISEMPRE.