Via libera della Regione al testo, predisposto dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, con cui si definiscono tempi e modalità per ottenere i risarcimenti dei danni causati dal maltempo che ha colpito tutta l’Emilia-Romagna, in cinque successivi episodi, tra il 2013 e il 2015 (compresa l’alluvione del Baganza nell’ottobre 2014).
La provincia di Parma è stata la più colpita, con danni per quasi 73 milioni di euro (72,8 mln), individuati sulla base di circa 1.300 segnalazioni: 1.148 relative a beni di privati (43 milioni) e 146 alle imprese (oltre 30 milioni).
Lo dice la Regione Emilia-Romagna in una nota.
Si tratta di un passaggio fondamentale per consentire la pubblicazione dell’atto in Gazzetta Ufficiale, prevista nei prossimi giorni, che renderà noti tutti i dettagli. Da quel momento scatterà anche il termine per la presentazione delle richieste da parte dei cittadini che abbiano subìto danni ad abitazioni principali, seconde case e beni mobili non registrati, come arredi ed elettrodomestici.
“Appena ricevuto lo schema del provvedimento, il presidente Stefano Bonaccini ha comunicato a Roma il nostro parere favorevole- spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo -. Le procedure per i rimborsi ai privati saranno in capo ai comuni: da ora assicuro ai sindaci che la Regione metterà in campo tutto il sostegno e la collaborazione possibili”.
Già ieri si è svolta una riunione operativa a Bologna, all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, per definire le modalità con cui la Regione affiancherà gli Enti locali nella gestione delle procedure di indennizzo.
“I termini fissati a livello nazionale sono stringenti perché è fondamentale arrivare alla liquidazione dei contributi entro l’anno- prosegue Gazzolo -. Dobbiamo essere pronti a fare rete per non perdere nemmeno un giorno: per questo, contestualmente all’emanazione del provvedimento del Dipartimento nazionale, diffonderemo a tutti i municipi una circolare con l’indicazione
dettagliata delle attività da svolgere e dei modelli degli atti che dovranno essere assunti”.
In ogni provincia sarà anche convocato un incontro con gli amministratori e i tecnici municipali per illustrare le procedure e rispondere ai chiarimenti. Verranno anche fornite informazioni sui risarcimenti alle imprese che, secondo le regole fissate dal consiglio dei Ministri, seguiranno un iter più complesso, destinato a concludersi nel 2017.
“In queste settimane abbiamo lavorato intensamente con il Dipartimento per definire lo schema dell’ordinanza di prossima pubblicazione, mettendo a disposizione l’esperienza maturata in seguito al terremoto dell’Emilia del 2012 e all’alluvione modenese del 2014- aggiunge l’assessore-. Ora siamo al fianco dei Comuni per fornire pieno sostegno in tutte le fasi del procedimento, affinché sia assicurata omogeneità di trattamento sull’intero territorio regionale. Il provvedimento varato dal Governo- conclude Gazzolo- dà, come avevamo chiesto, risposte molto attese dalla popolazione colpita da calamità naturali. É fondamentale assicurare equità, non possono esistere cittadini di serie A e di serie B”.
Le emergenze maltempo
Sono cinque gli eventi meteorologici eccezionali (nevicate, piogge, mareggiate, allagamenti e trombe d’aria) che si sono succeduti tra marzo 2013 e settembre 2015 in Emilia-Romagna, per i quali è stato riconosciuto lo stato d’emergenza nazionale. Nel 2013, in marzo e aprile il maltempo ha coinvolto tutte le province, e il 3 maggio l’area bolognese e modenese con due trombe d’aria; dall’ultima decade di dicembre 2013 al 31 marzo 2014 i territori di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini; dal 4 al 7 febbraio 2015 tutte le province per nevicate, dissesti e mareggiate; il 13 e 14 ottobre 2014 e il 13 e 14 settembre 2015 le province di Parma e Piacenza.