Nella serata di mercoledì, 10 agosto, un ladro ha tentato un furto in una villa in via Cremonese ma è stato beccato. Tentato, perché non ha prestato attenzione al vicino di casa. Beccato, perché non ha tenuto conto di un suo problemino: l’epistassi.
Approfittando dell’assenza dei proprietari, verso le 22:30 l’uomo, di origine rumena, ha forzato il cancello dell’abitazione ma è scattato subito l’allarme grazie ad un vicino di casa che ha segnalato ai Carabinieri un soggetto sospetto che si era intrufolato nel giardino.
Il vicino si è affacciato alla finestra gridando al ladro “Chi sei?”. Il rumeno ha risposto “Sono Max” facendo finta di essere un famigliare. I sospetti del vicino però non si sono dissipati ed è partita la chiamata al 112.
All’arrivo delle pattuglie il ladro si era già dato alla fuga senza riuscire a rubare nulla. I militari hanno perlustrato la zona e hanno fermato per un controllo un uomo, sdraiato su una panchina, che si tamponava il naso dal sangue per un attacco di epistassi.
Gli uomini dell’arma hanno subito notato il dettaglio perché sul citofono della villa era rimasta una bella impronta di sangue. Il ladro aveva infatti suonato il campanello per accertarsi che i proprietari non fossero in casa.
Il rumeno è stato arrestato in flagrante per tentato furto. Oggi, 11 agosto, davanti al giudice per il processo per direttissima ha patteggiato due anni di reclusione ed è stato trasportato in carcere. Pena non sospesa perché aveva già subito una sentenza nel 2015 sempre per tentato furto, più altre denunce per reati contro il patrimonio, ricettazione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.