Era stato annunciato e gli attivisti della Rete Diritti in Casa avevano manifestato nella speranza di bloccare l’azione (LEGGI) ma lo sgombero dell’ex caserma di via Zarotto è iniziato questa mattina e terminato solo alle 15,30.
Dallo scorso ottobre la struttura era occupata e, dalle 8.30 circa di oggi, la polizia insieme a vigili del fuoco e 118, ha provveduto a liberarla. Quel tratto di strada davanti al civico 80 è stato chiuso al traffico per ore e gli agenti della Polizia non lasciavano avvicinare nessuno.
Tre uomini, nel tentativo di fermare lo sgombero, erano saliti sul tetto.
L’assessore al Welfare Laura Rossi aveva dichiarato che “non ci sono soluzioni” per la situazione delle 35 persone, tra cui 9 minorenni, occupanti lo stabile. “Non abbiamo posto da nessuna parte al momento – aveva proseguito la Rossi – Ma se queste persone vogliono venire al Duc vedremo che cosa si può fare in urgenza. Mi appellerò anche al Vescovo“.
Uno spiegamento di forze dell’ordine non indifferente è stato utilizzato questa mattina. “Mai vista così tanta polizia per sgomberare delle famiglie” ha dichiarato Alberto Marzucchi della Rete Dormire Fuori. Anche i volontari della Rete Diritti in Casa erano presenti e hanno espresso le stesse perplessità, denunciando un “brutale intervento” per un edificio che è rimasto vuoto per 20 anni.
Solo alle 15,30 la situazione si è sbloccata dopo un incontro al Duc con alcune delle famiglie occupanti. La soluzione trovata comporta che sette famiglie saranno ospitate in dormitori ed ostelli, altre due famiglie andranno in una struttura a Colorno e un nucleo familiare a Montechiarugolo. Per alcune persone singole arriverà l’aiuto della Rete Diritti in casa.